Spring School 2013 – Uniti contro il rigore, per la crescita

seconda giornata mazzoni pBenevento – Agire immediatamente per rilanciare crescita e occupazione. La seconda giornata di lavori di “InvestiMente -  Formazione a prova di crisi”, la scuola di alta formazione politica organizzata dall’On. Erminia Mazzoni e dall’Associazione Magna Carta Campania sotto l’egida del Partito Popolare Europeo dal titolo “Non è un paese per pigri” è una vera chiamata all’azione. Un invito rivolto tanto ai cittadini che alle istituzioni europee. Il primo passo: arrivare alla formulazione di un bilancio pluriennale comunitario in grado di offrire una programmazione efficace delle risorse ai Paesi Ue per il settennio 2014-2020.

Gli eurodeputati Giovanni La Via, Andrea Cozzolino e Magdi Cristiano Allam giunti a Benevento per prendere parte alla quarta edizione della Spring School offrono, nel corso della sessione plenaria dal titolo “Bilancio europeo. Il difficile equilibrio tra rigore e crescita”, una visione d’insieme.

“Con la risoluzione approvata il 13 marzo scorso da una larga maggioranza bipartisan, il Parlamento europeo ha detto chiaramente che la proposta di bilancio 2014-2020 presentata dal Consiglio non va bene e va cambiata”. Interviene così l’On. Andrea Cozzolino per il quale “C’è uno squilibrio insostenibile tra impegni e pagamenti che, insieme all’introduzione della cosiddetta condizionalità macroeconomica, renderà praticamente inutilizzabili i futuri fondi comunitari nelle Regioni del Sud”. E ancora, continua affermando che “Così non va. Bisogna cambiare. Occorre chiudere definitivamente con la linea di cieca austerità che in questi anni in Europa ha prodotto recessione su recessione e non dà prospettive positive nemmeno per il futuro. Inauguriamo subito una nuova stagione di crescita, favorendo una politica espansiva per dare ossigeno all’economia del Mezzogiorno e creare nuove opportunità di lavoro”.

Per l’On. Giovanni La Via, il Consiglio Ue annuncia l’avvio di politiche per la crescita, ma poi taglia in settori cruciali. “In un momento, in cui si ha necessità d’investimenti e sviluppo, il Consiglio europeo sceglie di tagliare. E lo fa in settori strategici” afferma La Via che aggiunge:” La proposta presentata dal Consiglio Ue, prevede un taglio del 37% per la Rubrica 1A, relativa a competitività e occupazione. Una scelta di difficile comprensione se l’obiettivo è la crescita. Minori i tagli per la Politica Agricola Comune e per la Politica di Coesione, violenta la riduzione nel settore delle infrastrutture, che subisce un taglio di oltre il 50% rispetto a quanto proposto originariamente dal Parlamento Ue”. Anche l’eurodeputato Magdi Cristiano Allam palesa le sue criticità affermando che “L’Italia, così come anche altri Paesi Ue, ha sottoscritto il Fiscal Compact, il Patto di stabilità e l’accordo che ha dato il via alla creazione al Fondo salvastati. Il primo ci obbliga a ridurre di 45 miliardi l’anno la spesa pubblica in modo da portare l’enorme debito pubblico ai livelli pattuiti con l’Ue entro il 2020″. “Il patto di stabilità, invece, limita anche le amministrazioni più rigorose” – continua Allam che aggiunge – “con il risultato che a essere penalizzate sono soprattutto le Pmi italiane, ovvero chi fa grande il nostro Paese”. Infine, l’On. Erminia Mazzoni sottolinea l’armonia d’intenti sulla necessità di tornare a crescere, invertendo la rotta dell’austerità. “La delegazione italiana a livello europeo riesce a esprimersi con una voce unica. La nostra è una posizione chiara, di contrasto alla politica di rigore” afferma l’On. Mazzoni che aggiunge “Una posizione che abbiamo espresso chiaramente attraverso i voti in Parlamento, tesi a far emergere la contraddizione tra gli annunci dei Governi nazionali rispetto al rilancio economico dei singoli Paesi e le decisioni che vengono adottate in sede di Consiglio“.

La giornata di oggi dal titolo “Italy, love it or leave it” sarà dedicata ai cervelli in fuga. Il Prof. Mario Mustilli, docente di Economia e Gestione delle Imprese della Seconda Università di Napoli parlerà di  “Euro, crescita e Mezzogiorno”. Mentre il Prof, Marco Mucella, docente di Diritto Comunitario dell’Università del Sannio, affronterà il tema della “Flessibilità in entrata nel mondo del lavoro nella legislazione comunitaria”. Alla fine della giornata formativa, come sempre, la plenaria. La sessione di oggi, moderata da Carmine Festa de Il Corriere del Mezzogiorno, sarà dedicata alla “Coesione europea. Uno strumento di democrazia. Un modello economico. Un principio sociale”. Interverranno gli Onorevoli Erminia Mazzoni, Raffaele Calabrò, Antimo Cesaro, Umberto Del Basso de Caro e Nicola Formichella.