Italsider, Gruppo De Vizia: “I sequestri non riguardano le aree a noi affidate”
“In base agli atti notificati, non risulta alcuna ipotesi di reato per truffa aggravata, disastro ambientale, falso e favoreggiamento né, soprattutto, la mancata bonifica delle aree di propria competenza”. La De Vizia Transfer spa, chiamata in causa nell’inchiesta sulla bonifica dell’ex area Ilva-Italsider di Bagnoli dalla Procura di Napoli, in una nota affidata all’ufficio legale del gruppo guidato dalla omonima famiglia, chiarisce che “le presunte irregolarità contestate a Emilio e Vincenzo De Vizia, nella loro qualità di amministratori delegati della società, fanno riferimento ad aree sottoposte a bonifica non affidate alla De Vizia”.
Il gruppo precisa anche che “alcuna area di cantiere della società è stata infatti sottoposta a sequestro” e che, “nello specifico, i fatti contestati si riferirebbero alla gestione, all’interno del ciclo di trattamento, di circa 70 tonnellate di materiale da bonifica provenienti da aree interne al sito non gestite dalla società”.
La De Vizia ricorda, inoltre, che l’attività di bonifica svolta per conto di Bagnolifutura spa è stata aggiudicata a seguito di procedura pubblica di affidamento e sotto il controllo di Enti terzi. “Il contratto – afferma l’ufficio legale- ha un valore complessivo di 54 milioni di euro ed è stato realizzato per l’80 per cento, di cui sono stati liquidati e incassati per meno del 50 per cento dei lavori eseguiti”.