Comunali Avellino – Giordano (Sel): “Primarie? Io lo avevo detto…”
“Avellino, Bene in Comune”. Giancarlo Gordano sceglie il contatto diretto con la città. Si è presentato, oggi pomeriggio, in via Verdi, al centro di Corso Vittorio Emanuele, per aprire la sua campagna elettorale da candidato sindaco di Avellino. Look casual e strette di mano, niente presunzione, ma certamente determinazione ed impegno per la propria comunità. “Io lo avevo detto. Questo teatrino vergognoso offerto dal Partito Democratico, negli ultimi giorni, ci ha stancato”. Il deputato di Sel rivendica di aver segnalato anzitempo alla segretaria del Pd, Caterina Lengua, che le Primarie non erano lo strumento più adatto per individuare la figura del candidato sindaco. “Il gruppo dirigente del Pd, pensava di risolvere le proprie contraddizioni interne attraverso le Primarie, che io definii truccate e mi attaccarono. La soluzione restava quella politica, partire dalla riflessione sulla disastrosa gestione Galasso per individuare tutti insieme, i partiti del centrosinistra, il migliore candidato a sindaco”. Poi un nuovo affondo: “Ci hanno accusato che con la mia candidatura a sindaco avremmo diviso il centrosinistra e fatto vincere il centrodestra. E loro? Si rendono conto che sono stati capaci di combinare. La lezione delle elezioni politiche non gli è bastata. Ad Avellino, come in Italia, si deve cambiare tutto. Ma il Pd è sordo rispetto al cambiamento”. Giordano dice di essere ormai in campo e di non dover fornire più risposte, ma invece di attenderne dal Pd. “Saremo in campo con una lista di giovani e con un programma che presenteremo nei prossimi giorni. Questo è il tempo della responsabilità, perciò chiediamo alla società civile, quella che troppo spesso si lamenta dalle pagine dei giornali, di unirsi a noi e di impegnarsi sui problemi di questa comunità”. In conclusione del proprio intervento Giordano apre margini di dialogo nel centrosinistra e paventa anche il rischio concreto che a vincere le comunali possa essere il centrodestra con De Mita, Galasso e Sibilia. “Gli altri non so che faranno. Noi abbiamo segnato una strada, chi ci ama non deve seguirci, ma si sforzi di indirizzare una strada migliore se ritiene che la nostra sia insufficiente. Noi ci abbiamo provato, insieme ai cittadini veri. Non offriremo risposte clientelari. Siamo un gruppo di libertà che è in campo con un’offerta politica chiara: la nostra”.