Comunali Avellino/ Sibilia rafforza le intese, colpi di scena nel weekend
Acque agitate, trattative in corso, riunioni nelle segrete stanze, apertura a liste civiche. (Così su Il Sannio Quotidiano nella edizione di due giorni fa) Sorprese che giungeranno solo a fine settimana. Ma – come ha anticipato Il Sannio Quotidiano – il Popolo della Libertà con il numero uno Cosimo Sibilia sfida l’avversario Pd. L’obiettivo del senatore bis nonché vertice provinciale del quartier generale di via Tagliamento è vincere e governare. Programmi prima di tutto. E se c’è qualcuno che teme che il Pdl possa perdere la sua leadership può dormire sonni abbastanza tranquilli perché Cosimo Sibilia sa cosa fare. Così come sa bene che se la sfida è allargare per vincere, il nome di punta non potrà certo essere né un uomo del Popolo della Libertà, né un uomo dei Centristi anche se il leader maximo Ciriaco De Mita vorrebbe tanto vedere in campo il suo pupillo Maurizio Petracca. Il già ex assessore provinciale e coordinatore provinciale dell’Udc scalza comunque Enza Ambrosone che è per De Mita la seconda punta. Ma Petracca è un nome che non mette d’accordo. Il candidato sindaco che continua ad uscire dal cilindro dei papabili resta Edoardo Volino che – come già scritto – potrebbe portare alla sintesi. Probabilmente potrebbe mettere d’accordo anche Giuseppe Galasso, Gianluca Festa e Tony Cucciniello che sono sempre più vicini all’asse Sibilia-De Mita. E questo nonostante l’ex vice sindaco abbia già cominciato la sua campagna elettorale da aspirante primo cittadino. Anche se pure sul nome di Volino comincia qualche ‘se’. Un quadro chiaramente che non tiene conto dei dercoliani che vanno ormai per la loro strada. Al di là di questo, stando alle voci di corridoio le liste del centrodestra sono belle che pronte. 3 in quota Pdl. 2 Udc, 1 in quota Gianluca Festa, 1 Giuseppe Galasso nella quale potrebbe esserci il combattivo Tony Cucciniello che non vede per niente di buon occhio il misto fritto che vorrebbe portare avanti Scelta Civica. Ossia appoggio al secondo turno al Partito democratico lacerato al suo interno. Lui, insieme a qualche persona di punta che ha già dimostrato in più occasioni di essere tale, ed è all’interno di Scelta civica, sa che un nome forte, autorevole, potrebbe anche trainare i montiani verso un ruolo di protagonista. Consiglieri autorevoli – con un nome e un cognome fin troppo conosciuto per una professione nobile che li hanno resi protagonisti – ci sono. Basterebbe non guardare oltre la punta del proprio naso. Un nome su tutti viene fatto; troverebbe il consenso dei più. Lui centrerebbe l’obiettivo di un candidato non politicizzato più di tanto; imparziale nella gestione comunale; non abbindolato nelle logiche di correnti politiche e rispettoso delle componenti associative. Autonomo, concreto e responsabile, stimato nel suo lavoro di risposta alla comunità, ha già mostrato i muscoli della concretezza più volte; lui saprebbe cosa fare per far risalire la china alla città agonizzante. Bocche cucite su chi possa essere il portatore delle istanze che i tanti di Scelta civica vorrebbero ma nessuno osa pronunciare il suo nome, anche se l’identikit è fin troppo chiaro. A buon intenditor… Quel nome con un’alleanza forte potrebbe essere spendibile per racimolare i cocci dei montiani che potrebbero contare di più ma solo con l’uomo che hanno già all’interno. Almeno è quello che emerge dai summit a porte blindate ma non solo. Del resto i montiani hanno perso pezzi da novanta in termini di consenso elettorale. E’ ormai fin troppo noto lo strappo dell’ex primo cittadino Giuseppe Galasso che certo non può entrare dalla porta dopo essere stato buttato dalla finestra. Un medico stimato e soprattutto che si è sentito accoltellato da un partito – a cui ha dato – non potrebbe mai siglare un patto con chi ha fatto di tutto per mettere i bastoni tra le ruote, a torto o a ragione. Pertanto Galasso va avanti insieme ai suoi fedelissimi per la sua strada. Perché lui l’idea di città ce l’ha. Il Popolo della Libertà con Sibilia e company sa che questa potrebbe essere la volta buona per conquistare Avellino capoluogo perché le spaccature all’interno del centrosinistra bombardato danno il vantaggio al centrodestra. C’è da dire però che anche all’interno del Pdl, nonostante la disponibilità al confronto e alla partecipazione di Cosimo Sibilia, i mormorii ci sono. Anche dentro la coalizione di centrodestra regnano i fisiologici ‘non ci sto’. Non tanto per la stretta di mano con De Mita, quanto per Galasso. Il brusio non è legato alla sua persona, quanto piuttosto alla gestione che ha rappresentato. L’assillo è: come faranno a spiegare questa intesa agli elettori? Basterà il programma? Probabilmente sì, probabilmente no. Sibilia saprà. Intanto Giovanni D’Ercole ha già ampiamente detto la sua. Va avanti per la sua strada carico delle sue liste civiche e non solo. Potrebbe l’ex capogruppo allargare il malcontento e convogliare anche uomini a lui fedelissimi, come lo stesso attuale coordinatore cittadino del Popolo della Libertà, Adelchi Silvestri? C’è da dire che solo un nome potrebbe far ritirare Giovanni D’Ercole dalla pretesa legittima di far il candidato sindaco: è solo Cosimo Sibilia, autorevole, stimato e di sana esperienza. E’ questo quello che si origlia nei corridoi dei palazzi che contano. Ma potrebbe mai lo stesso Sibilia capitanare la sua squadra avendo già l’onere di rappresentare l’Irpinia in Parlamento? Chissà. Poi c’è la lista che fa capo al deputato regionale Sergio Nappi ‘Avellino capoluogo’, già pronta ma che non centra per nulla con l’associazione facente capo a Roberto De Pascale. A questo si aggiunge l’uscita a sorpresa della presidente della Commissione regionale Politiche sociali che, o per provocazione o per altro, ha fatto sapere – attraverso le colonne de Il Sannio Quotidiano – di essere anche pronta a scendere in campo in nome della sua città: lei come si sa è la consigliera regionale del Popolo della Libertà
. E se a tutto questo quadro si aggiungono spinte in avanti, le somme si possono tirare facilmente. A fine settimana potrebbe essere confermato l’incontro a porte rigorosamente blindate tra Pdl, Udc, e tutte le forze alternative al centrosinistra. Fratelli d’Italia incluso. Come andrà a finire? La stretta di mano con i cirielliani intransigenti ci sarà? La parola d’ordine di Cirielli, rappresentato da Meo in Irpinia, è discontinuità, né più né meno. E chi conosce bene Cirielli sa che la coerenza è il suo forte. Giovedì o venerdì ci sarà con ogni probabilità la prova del nome. A fine settimana potrebbero esserci colpi di scena? Sì, no, forse…
Due giorni fa in edicola: Fonte Il Sannio Quotidiano – Edizione Irpina – Edizione Sannio – Edizione Molise, di Teresa Lombardo