Ariano, una cabina di regia per salvare il tribunale
Si tenta l’ultima carta per salvare i tribunali di Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi, inseriti nell’elenco dei fori minori da sopprimere con la legge di revisione della geografia giudiziaria. Ultima carta da giocare a pochi mesi dall’entrata in vigore dei decreti legislativi di riordino. L’Oua, l’organismo unitario dell’avvocatura, continua la sua battaglia. A riferirlo l’avvocato arianese Marcello Luparella, coordinatore della commissione geografia giudiziaria dell’Oua, che ha fornito il resoconto della riunione romana dell’organismo unitario dell’avvocatura, che si è svolta lo scorso 6 aprile. Presente Maurizio De Tilla, presidente dell’Anai. L’organismo ha proclamato lo stato di agitazione della categoria, due giornate di astensione ed una manifestazione nazionale a Roma. I due giorni di astensione, che orientativamente cadranno nel mese di maggio, saranno individuati la prossima settimana; in una di queste due giornate si svolgerà a Roma, in piazza Cavour, la manifestazione nazionale di protesta. Quale l’ultimo tentativo da mettere in campo? L’Oua punterebbe alla proposizione delle eccezioni di legittimità costituzionale e alla sensibilizzazione dei rappresentanti politici per dar forza a livello nazionale all’istanza di congelamento della legge, che ormai si sta sollevando da ogni parte di Italia. Dunque, sarebbe necessario procedere su due fronti: quello della richiesta di una proroga generalizzata dell’entrata in vigore della legge e quello delle eccezioni di incostituzionalità della norma. “E’ infatti evidente che senza il provvedimento di proroga qualunque progetto di revisione limitato all’ambito provinciale irpino sarà purtroppo destinato a rimanere lettera morta. La proroga appare assolutamente indispensabile a causa dei forti ritardi, sempre più evidenti man mano che si avvicina la data fatidica della soppressione, nella individuazione dei locali e delle strutture che dovranno ospitare i tribunali e le sezioni distaccate sopprimende. Ma è evidente pure l’opportunità di evitare che la riforma vada a regime, sia pure molto parzialmente, prima che la Consulta decida sulle numerose eccezioni di legittimità costituzionale portate alla sua attenzione, la prima delle quali si discuterà l’8 ottobre 2013. Ciò che si vuole evitare è che una eventuale sentenza di illegittimità sopravvenga quando i danni della riforma saranno stati già fatti, e sarà estremamente difficile tornare indietro. Sul fronte della gestione del contenzioso costituzionale la riunione del 6 aprile ha raggiunto risultati importanti, con la costituzione di una ‘cabina di regia’ per coordinare, con il supporto di un costituzionalista, i procedimenti già pendenti e quelli che arriveranno, presumibilmente numerosi, nei prossimi giorni”, il commento che giunge dalla commissione geografia giudiziaria dell’Oua, coordinata da Marcello Luparella. Il provvedimento di revisione della geografia giudiziaria sopprime 31 tribunali, 220 sezioni distaccate e 675 giudici di pace.(Flavia Squarcio- fonte Il Sannio Quotidiano- pubblicato il 9 aprile 2013 sull’edizione Irpinia)