Conza, in migliaia per l’addio a Natalie

ciccone

C’è un silenzio irreale nello spazio antistante la chiesa madre di Conza della Campania. Un silenzio che stride con le migliaia di persone accorse per dare l’ultimo saluto a Natalie, e per tentare di alleviare il dolore dei genitori, del padre, Luigi e della madre Lea, della sorella e del fratello. C’è l’intera comunità, ci sono i compagni del liceo Maffucci di Calitri, ci sono gli amici, le amiche. Nei loro volti si coglie non solo il dolore, ma anche l’interrogativo  sul perché di una sciagura che li ha letteralmente messi in ginocchio. Un interrogativo che li tormenta senza tregua, e che loro sanno bene li angoscerà per sempre. “Che senso ha quello che è successo?”, si chiedono. “Perché proprio a lei, nel fiore degli anni?”

Domande alle quali il vescovo di Sant’Angelo dei Lombardi ha tentato di dare una risposta parlando di speranza, nella consapevolezza che i cristiani non posso disperare. Parole difficili da accettare per chi vive il dramma di una figlia che non c’è più; parole persino insopportabili per gli amici di Natalie che stavano condividendo con lei gli anni più belli dell’esistenza. Il Vescovo ha puntato poi la sua attenzione sulla necessità di garantire la sicurezza sulle strade, parlando di una sconfitta per tutti.

Al termine della celebrazione, gli amici hanno voluto manifestare tutto il loro amore per l’amica scomparsa lanciando andare in alto dei palloncini bianchi. In quel gesto c’è probabilmente il desiderio di stabilire un contatto con Natalie. Un ultimo, straziante e doloroso addio.