Cancellieri: “Manganelli, uomo saggio ricercava bene comune”

manganelli cancellieri 2‘In questo momento di profonda commozione, sento il dovere di ricordare, a nome del Governo, del Ministero dell’Interno e mio personale, Antonio Manganelli. Ricorderò’ il capo della Polizia, il collega, l’amico. Ma soprattutto vorrei parlare dell’uomo’. Si è espressa così il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri ai funerali si Stato del capo della Polizia. ‘Non ripercorrerò  la sua carriera nei dettagli: una carriera bellissima, purtroppo non lunga quanto avremmo tutti voluto – ha detto il ministro – una carriera brillante e densa delle più  grandi soddisfazioni che un funzionario possa sperare o desiderare. ‘Sbirro’, come lui amava definirsi, valente investigatore, con vasta esperienza dai sequestri di persona alla lotta alla mafia, dallo Sco al Servizio centrale di protezione, questore di Palermo prima e di Napoli poi, capo della Criminalpol e, infine, appassionato, generoso ed efficiente Capo della Polizia. Un vero leader, unanimemente riconosciuto, e sempre un numero uno’.
‘Voglio ora riandare con la mente alle sue qualità  umane, perché  non rimangano nascoste o sovrastate dalla statura del personaggio pubblico. Antonio – ha detto il ministro – aveva un carattere solare, aperto, pronto all’amicizia. Era un uomo che amava la vita. Da persona sensibile e fine di animo amava la musica, il teatro e le arti. Amava lo sport e, da capo della Polizia, ne ha difeso bellezza e innocenza dall’oltraggio dei violenti. Antonio Manganelli era un uomo saggio. Per una innata inclinazione a ricercare il bene comune, ha usato la Sua intelligenza e il suo acume solo per costruire, mai per distruggere. In ogni momento, le sue decisioni mi sono parse come quelle di chi vuole unire e non dividere, comprendere e non condannare o escludere. Retto e prudente, innamorato della sua professione – ha concluso Cancellieri – ha vissuto una vita straordinaria sapendo viverla con pienezza e senza eccessi’.