Avellino, Silvestri (Pdl): “Il ponte della Ferriera va messo in sicurezza”

f1 a - Adelchi SilvestriAll’indomani dell’ultimo fatto di cronaca che ha interessato un 47enne di Avellino, che il 13 marzo si è gettato dal Ponte della Ferriera, il coordinatore cittadino del Pdl ed ex consigliere comunale, Adelchi Silvestri, interviene sulla triste vicenda per sottolineare la necessità di mettere in sicurezza il ponte che collega il centro di Avellino con il quartiere di San Tommaso. “Dopo l’ultimo suicidio che ha interessato la città di Avellino, si pone la necessità di procedere al più presto alla messa in sicurezza del ponte – afferma Silvestri – da qui il mio appello al commissario prefettizio, Cinzia Guercio, affinché agisca tempestivamente per scongiurare il ripetersi di fatti del genere”.
Già in passato il luogo è stato teatro di suicidi o tentativi di suicidio e più volte, nella scorsa consiliatura, il consigliere uscente aveva sollecitato l’allora sindaco Galasso a procedere alla messa in sicurezza del viadotto, attraverso una rete di protezione e la chiusura di alcuni tratti pedonali particolarmente rischiosi; le sollecitazioni però erano rimaste lettera morta, senza sortire alcun effetto. “Il suicidio dal ponte è facile che avvenga – spiega Silvestri – perché c’è una certa facilità nel salto, consentita dal fatto che non è presente nessuna rete di protezione che funga da deterrente. L’altezza del muretto consente facilmente lo scavalco”.
“Voglio augurarmi che non sia necessario fare un film documentario come ‘The Bridge – il ponte dei suicidi’, girato nel 2006 ed incentrato proprio sul tema dei suicidi dal Gonden Gate Bridge di San Francisco, per portare questo grave problema all’attenzione dell’opinione pubblica. – afferma Silvestri – Si tratta di una questione fondamentale per la città di Avellino che necessita di un intervento immediato per evitare il ripetersi di altri fatti di cronaca come questo”.
Il coordinatore cittadino del Pdl propone delle soluzioni pratiche per arginare il problema: “Oltre ad una rete di protezione, la strategia per dissuadere i numerosi tentativi di suicidio dovrebbe comprendere l’utilizzo di sirene, telecamere, sensori termici, che possano segnalare la presenza di persone nelle zone a rischio, oltre a telefoni collegati con una linea anti-suicidio, che possa offrire assistenza a chi si trova in un particolare momento di sconforto. Questi sono tutti sistemi che possono contribuire ad evitare il ripetersi di gesti estremi, fungendo da deterrente, ma che non prescindono dall’urgenza della messa in sicurezza del ponte”.
“Si tratta – conclude Silvestri – di una vicenda dolorosa per la città e soprattutto per coloro che si trovano ad assistere ad un gesto del genere; c’è inoltre da considerare il timore che queste azioni, compiute in momenti di grande disperazione, possano essere emulate da altre persone, innescando un meccanismo a catena. Il ponte, per la sua facilità di accesso, rappresenta il mezzo più immediato, per questo rinnovo il mio appello al commissario affinché proceda al più presto alla sua messa in sicurezza”.