Atripalda, La Sala: “I De Mita hanno ottenuto appena 300 voti”

la-salaRaffaele La Sala, consigliere comunale di Atripalda con Piazza Grande, commenta l’esito del voto.

Come analizza il risultato elettorale di Atripalda?

Il dato elettorale di Atripalda conferma quello nazionale. In sostanza non vince nessuno. Il PDL ha recuperato una buona percentuale rispetto alla catastrofe annunciata nonostante abbia perso la metà dei voti. Tuttavia anche il PD ha perso almeno il 30 % dei voti. Mi è piaciuta la definizione che ha dato Grillo del PD: è un PDL senza elle. Certo, Grillo ha ottenuto un grande consenso; il risultato che ha ottenuto il suo movimento rispecchia il disagio diffuso della gente. L’altro dato è quello concernente il modesto risultato ottenuto dai candidati locali. Il candidato finiano Antionio Prezioso, ad esempio, è stato ridimensionato dal risultato ottenuto. Soltanto Valentina Paris ha ottenuto un buon risultato, tuttavia la sua candidatura era in sostanza annunciata da più di tre anni.  Un altro dato da analizzare è sicuramente la lotta interna tra i montiani e i demitiani. L’UDC ad Atripalda ha raccolto trecento voti: credo che questo sia un ridimensionamento per i De Mita, mentre la lista Monti si è retta anchesulla forza politica di D’Agostino.

Il suo movimento per chi ha fatto campagna elettorale?

Il mio movimento non ha appoggiato nessun partito. Personalmente ho dato indicazione di voto per “Fare per fermare il declino”, chi mi pareva e mi pare tuttora il partito con il programma più organico, più serio e più convincente. La lista non aspirava a risultati strepitosi. Indubitabilmente è stato controproducente il caso “Gianninio”: le debolezze umane sono cose assai diffuse, ciononostante il suo non è l’unico caso de genere. Nei curricula di una buona parte dei nostri politici ci sono debolezze.

Anche ad Atripalda il consenso del Movimento Cinque Stelle è stato clamoroso…

Il risultato ottenuto da Grillo è stato quello ipotizzato alla vigilia. Ad Atripalda, però, il movimento cinque stelle si è attestato al di sotto della media nazionale di quattro punti. Grillo ha raccolto il disagio sociale ed ha identificato quanti non credono più nella politica attuale. Ovviamente l’approdo a Montecitorio dei grillini è un’incognita ancora tutta da svelare.

Come analizza il risultato deludente della coalizione guidata da Monti?

Ho l’impressione che sia verificato al centro una sorta di “cannibalismo interno”. Monti ha presentato candidature nuove che hanno raccolto un successo ampio perché la gente si è stancata dei nepotisti, come si è stancata degli apparati di potere. Credo che questo l’elettorato lo abbia capito. Certo non è chiaro se i giochi porteranno in parlamento Giuseppe De Mita. Se ciò non accadesse, l’UDC potrebbe addirittura diventare un reperto archeologico della politica.

Alla luce dell’esito elettorale Piazza Grande come si muoverà in consiglio comunale?

La prossima seduta è fissata per il giorno 7 di marzo. Sarà una seduta di routine, dovevamo farlo prima un Consiglio Comunale ma è stato tutto rimandato dopo il “terremoto politico” che ha stravolto la maggioranza con il passaggio del sindaco Spagnuolo nella lista Monti. Vedremo adesso come si comporterà il sindaco… Piazza Grande sta svolgendo il suo ruolo di opposizione in consiglio comunale. Sono preoccupato per tutte queste diatribe in seno alla maggioranza. Ci sono problemi gravi che sono affrontati in modo superficiale: parlo del disavanzo pubblico, della vendita del centro servizi, delle polemiche inutili con Irpinia Ambiente.  Ho l’impressione che l’amministrazione abbia deluso sul versante amministrativo prima ancora che sul versante politico; c’è la necessità di trovare un’uscita. Vedo Atripalda abbandonata a se stessa. Non è cambiato nulla. Per questo Piazza Grande continuerà a rendere evidente le problematiche della città  ed a sollecitare un impegno serio e rigoroso da parte di chi , con largo suffragio, ha avuto la responsabilità di amministrare