Comunali Avellino, Enzo De Luca verso il dopo Galasso

avellino comuneEnzo De Luca sarebbe pronto a rituffarsi di nuovo nell’agone politico, questa volta come candidato a sindaco della città di Avellino. A sostenerlo potrebbero essere sia il Partito democratico che i partiti alleati del centrosinistra. Questa è una delle soluzioni, al momento al vaglio dei dirigenti provinciali del partito di via Tagliamento, per riuscire a conquistare di nuovo l’Ente di Piazza del Popolo.
De Luca è certamente una personalità politica autorevole, che in virtù di questa sua caratteristica potrebbe riuscire ad unire la coalizione del centrosinistra e conseguire il risultato auspicato, anche in virtù del suo radicamento in città.
Intanto, nelle stanze della segreteria provinciale dei democratici, la mancata elezione del senatore non è stata ancora metabolizzata. Per molti democratici è stata una doccia troppo fredda quella uscita dalle urne, che ha finito per raffreddare ulteriormente i rapporti tra gli ex margherita, molti dei quali hanno preso atto che il proprio ruolo all’interno del partito è pressoché marginale rispetto a quello occupato attualmente degli ex Ds.
L’abbandono dalle file del Pd dell’ex sindaco di Avellino, Giuseppe Galasso, in qualche misura ha segnato l’inizio di un percorso tortuoso e accidentato per quel pezzo di classe dirigente ex democristiano che negli ultimi cinque anni si era stretto intorno al Presidente Nicola Mancino e proprio al senatore Enzo De Luca. Tuttavia si avvicinano le elezioni amministrative, e il già presidente di Palazzo Madama sembra ancora intenzionato a mettere lingua nelle scelte da compiere nel capoluogo.
Il comune di Avellino per Mancino è sempre stato un impegno costante durante la propria attività politica. Per questo, dal giorno in cui si sono chiude le urne delle politiche, si sta concentrando su due fronti uno è quello delle amministrative in città, l’altro è incentrato sulla tessitura di rapporti romani in vista del varo del nuovo Governo.
Nelle intenzioni dell’illustre cittadino di Montefalcione c’è la volontà di recuperare una posizione di Governo per Enzo De Luca, anche per sottolineare un sentimento di gratitudine rispetto alla solidarietà che lo stesso ex assessore regionale dimostrò nei confronti del Pd quando tanti altri, cinque anni fa, scelsero di seguire il percorso di De Mita nell’Udc.
Questo mentre in città il dibattito politico non sembra ancora prendere quota, anche se i tempi, per la definizione delle liste e delle candidature, non sono poi così ampi. Il voto delle comunali, infatti, è stato fissato per il 26 e 27 maggio.
Sciuro delle sue idee e intenzionato a candidarsi è, invece, l’ex vicesindaco Gianluca Festa che ha già iniziato la propria campagna elettorale attraverso una massiccia affissione di poster recante la dicitura “davvero”. Lo slogan usato, forse, anche per ribadire che non è intenzionato a rinunciare alla corsa a sindaco. Una leadership che Festa sarebbe disposto a conquistarsi anche partecipando all’appuntamento delle Primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco. L’appuntamento selettore della leadership verso Piazza del Popolo rappresenterebbe uno dei punti di forza per riaprire il confronto tra il Pd e Sel. Nell’ultima consiliatura Galasso, infatti, i rapporti tra i due partiti del centrosinistra non sono stati per niente idilliaci. Il partito di Giancarlo Giordano alle amministrative del 2009 diete vita al Centrosinistra Alternativo candidando a sindaco Antonio Gengaro, ma ben presto ammainò la bandiera dell’opposizione, proprio perché quest’ultimo fu eletto presidente del consiglio comunale. Un “tradimento” che gli esponenti cittadini del partito di Vendola non hanno mai digerito, e che lo stesso neo parlamentare di Sel, Giancarlo Giordano, ha già detto che farà di tutto per non ripetere quello che ormai considera un errore. Gli esponenti di Sel, hanno anche chiarito che non rinunceranno a chiedere discontinuità e innovazione al Pd. Condizioni, a loro dire, fondamentali per siglare l’intesa.  Nei prossimi giorni, con l’insediamento del nuovo parlamento, il quadro potrebbe definirsi anche in città.