Uil, De Feo: “Disoccupazione dilagante in Irpinia”
“E’ un’emergenza sempre più dilagante e preoccupante quella della disoccupazione, ma se l’Europa non ride, di certo l’Italia ed il Mezzogiorno piangono lacrime amare”. E’ quanto afferma Franco De Feo, segretario generale della UIL di Avellino, a proposito degli ultimi dati sulla disoccupazione pubblicati da Istat.
“Sono 52 su 100 i giovani che non trovano lavoro, le aziende chiudono i battenti nella desolazione più assoluta, mentre il PIL continua la sua discesa (-2’4%) , le tasse schizzano alle stelle ed i consumi sono congelati (-4,3%), sottolinea De Feo, tutto questo compone una miscela esplosiva che relega l’Italia ed il Sud ai margini del mondo, con gravissime conseguenze sulla tenuta sociale.
La nuova classe politica delineatasi dopo queste elezioni deve smetterla di perdere tempo in alchimie e formule algebriche per definire il nuovo assetto politico, chiosa De Feo, adesso abbiamo bisogno di responsabilità e di decisionismo, anche perché il tempo non è una variabile indipendente. Si prendano decisioni nette con un accordo responsabile sulle emergenze del Paese e del Sud, mettendo al primo posto il lavoro e la crescita. Si cominci con l’incentivare e il detassare le aziende per le nuove assunzioni, si riducano le tasse e si taglino i costi della politica, si provvedere ad erogare alle Imprese i crediti maturati, si riscriva la legge elettorale, potrebbero essere questi i primi segnali di un’inversione di tendenza per ristabilire una nuova fiducia con i cittadini ed i lavoratori che maggiormente pagano le conseguenze della crisi.
In particolare nella nostra provincia è assolutamente urgente dare continuità al buon lavoro del Tavolo Istituzionale e delle parti sociali sul Patto per lo Sviluppo per cominciare a concretizzare i protocolli stipulati con la Regione Campania sulla Banda Larga e sull’Alta Capacità. Per questo sollecitiamo il Commissario Coppola a procedere, con ogni urgenza, alla convocazione delle Parti per determinare anche ulteriori iniziative, di cui al programma già condiviso, per rispondere all’emergenza produttiva ed occupazionale con la sblocco dei grandi progetti infrastrutturali e per costruire altre intese nella direzione del Turismo, delle reti idriche e per la depurazione e per le energie alternative”.