Taekwondo: pioggia di medaglie per il team D’Alessandro

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Incetta di medaglie per il Team di Gianluca D’Alessandro. Cinque ori, sei medaglie d’argento e cinque bronzi. Una gara strepitosa da cardiopalma quella sostenuta dagli atleti del Team di Gianluca D’Alessandro in quel di Rossano Calabro. Gli allievi si sono distinti per l’alta tecnica e per la grossa voglia di vincere. Sul tatami sono saliti ben venti atleti che hanno difeso con le unghie e con i denti i colori della società irpina. Una gara che è servita al M° D’ Alessandro per testare i suoi atleti che stanno, infatti, raggiungendo dei grossi risultati puntando così a ottenere traguardi sempre più ambiziosi. Agguantano le medaglie d’oro gli atleti: Danilo Lombardini, Vincenzo Albanese, Emanuel Guerriero, Mark Demidont e Antonio Ucci.

Cinque combattimenti spettacolari dove i piccoli, ma già grandi campioni hanno fatto rabbrividire la pelle ai genitori che hanno seguito i loro figli nella trasferta calabrese. Buone anche le prestazioni di: Erasmo Santelia, Christian Capone, Adolfo Bilotta, Carlo Fina, Erminio Pilunni, Pietro Pilunni e Alessandro Pilunni tutti sono riusciti a salire sul podio per la medaglia d’argento.  Le medaglie di bronzo sono invece andate a: Gabriel Giannatiempo, Davide Tropeano, Luana Donnarumma e Carmine Genovese. Non sono stati da meno i combattimenti dei due fratelli Umberto e Raffaele Carenza. Gli atleti non riescono a salire sul podio, ma hanno dimostrato di avere la stoffa giusta per poter crescere nel Taekwondo. Una gara dove non sono però mancati gli errori arbitrali che hanno penalizzato e non poco i ragazzi del Team irpino, ma ciò nonostante gli allievi sono usciti dal Palazzetto a testa alta e già pronti per le prossime gare.

“Una gara – commenta a caldo D’Alessandro – che ha regalato grosse emozioni. Certo il lavoro da fare in palestra è ancora tanto, ma da oggi si ricomincia con gli allenamenti, dove andremo a perfezionare e limare i nostri difetti. L’ importante è la crescita dei miei atleti sono loro, infatti,  che mi danno la carica giusta per guardare avanti con ottimismo. Sono fiducioso e credo che non contino solo le vittorie, ma ciò che fa crescere  è l‘esperienza che si pratica sui campi gara e i miei atleti combattano con il cuore ma soprattutto usano il cervello. Un grazie anche ai genitori che sono sempre presenti e con grande sacrificio e spirito di aggregazione seguono i loro figli durante le trasferte”.