Gesualdo. Torrente Fredane, di scena l’inciviltà

torrente 2Storie di ordinaria inciviltà. Arriva da Gesualdo una nuova segnalazione di uno scempio ambientale perpetrato nell’indifferenza delle autorità competenti. A portare all’attenzione mediatica la situazione di degrado in cui versa il torrente Fredane, l’architetto Olindo Giovanniello e la pro loco gesualdina, che ha fatto da cassa di risonanza, denunciando l’abbandono dell’area in prossimità del corso d’acqua, attraverso la sua pagina facebook.  Rifiuti di ogni genere lungo il torrente ‘Jomara’, denominazione affettuosa con cui i gesualdini chiamano il Fredane, che occupa una vasta area compresa tra i comuni di Gesualdo, Villamaina, Paternopoli e Fontanarosa. Cartame, buste di plastica, scatolame, casse di legno e di plastica, scarti di materiale edile, e molto altro ancora, come immortalato nel materiale fotografico affidato a Il Sannio Quotidiano- edizione Irpinia. Gli scatti risalgono al 18 e al 27 febbraio: in questo arco temporale, nulla è cambiato.  Come denuncia Giovanniello, i rifiuti sarebbero  addirittura aumentati. Lo scempio ambientale, questa volta, colpisce al cuore un luogo simbolo del territorio comunale di Gesualdo, molto caro ai residenti con qualche anno sulle spalle. Il torrente Fredane era il luogo delle  gite fuori porta, delle passeggiate, delle escursioni a piedi e a cavallo. I campi circostanti erano regolarmente coltivati e il torrente con i suoi affluenti rappresentava  un potenziale punto di acquisizione di acque per l’irrigazione. Ed era, inoltre,  continua la presenza di pescatori. Un piccolo paradiso naturalistico ricadente in un’area di interesse paesaggistico- ambientale, legata al turismo storico, culturale ed enogastronomico. Nelle immediate vicinanze, infatti, la presenza del centro storico di Gesualdo con il noto castello, delle produzioni vinicole di Paternopoli, degli impianti termali di Villamaina, delle produzioni locali di salumi e marmi di Fontanarosa. Il torrente Fredane, nel 2006, fu oggetto di un intervento di riqualificazione, grazie all’iniziativa di Olindo Giovanniello e a un progetto della comunità montana denominato ‘lavori di sistemazione e opere di rinaturalizzazione lungo il corso del torrente Fredane’. L’iniziativa fu finanziata con fondi europei, per un importo di poco più di 100mila euro.( Flavia Squarcio- fonte Il Sannio Quotidiano- edizione Irpinia)