Cardiochirurgia d’avanguardia al Moscati, salva la vita di due 60enni irpine

moscati avellino

Sostituzione della valvola mitralica con una tecnica mininvasiva per accedere al cuore attraverso un piccolo taglio di 4-7 centimetri – senza la separazione chirurgica dello sterno – operando esclusivamente in videoscopia. Sono state dimesse e versano in buone condizioni di salute due donne 60enni, una di Avellino e l’altra di Montecalvo Irpino, entrambe sottoposte, nei giorni scorsi, al delicato e innovativo intervento chirurgico eseguito presso l’Unità Operativa di Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino.

Tutte e due le pazienti, già in precedenza operate al cuore, presentavano una grave patologia valvolare mitralica, con necessità di sostituzione della valvola stessa. Al momento del ricovero versavano in gravi condizioni di salute e avevano una scarsa aspettativa di vita. «In questi casi – spiega il direttore dell’Unità Operativa di Cardiochirurgia dell’Azienda “Moscati”, Paolo Ferrarail reintervento classico con risternotomia presentava delle grandi complessità legate alla dissezione delle aderenze dei precedenti interventi, e una notevole invasività. Abbiamo perciò sottoposto entrambe le pazienti a reintervento mediante un miniaccesso al torace di 5-7 cm eseguendo l’intera operazione in videoscopia, con tutte le linee finalizzate alla conduzione e gestione sia della circolazione extra-corporea che dell’intervento stesso – compreso un catetere in seno coronarico per l’infusione della retro-plegia finalizzata all’arresto e alla protezione del cuore durante l’operazione -, inserite unicamente a mezzo di accessi  percutanei eco-guidati».

Gli interventi, che possono essere ritenuti il top della cardiochirurgia minivasiva, hanno visto collaborare con il dott. Ferrara in sala operatoria il dott.  Ernesto Greco, Cardiochirurgo dell’Università la Sapienza di Roma e il dott. Dino Labriola dell’Università di Bari.

«Questa metodica basata su tecnologie emergenti con sistemi videoendoscopici ad alta definizione e imperniata sull’indispensabile presupposto di un perfetto coordinamento tra cardiochirurghi, cardioanestesisti e cardiologi – conclude il dott. Ferrara -, rappresenta sicuramente un ampliamento innovativo nell’offerta di cura della nostra Azienda».