Acqua: a Bari prima riunione per No trivelle in Irpinia

Con l’impegno di una ‘ricognizione di tutti gli elementi amministrativi idonei a preparare il teatro di guerra per vincere la battaglia del no al petrolio’, si e’ conclusa oggi la prima riunione convocata a Bari dall’assessore alle Opere pubbliche e Protezione civile della Regione Puglia, Fabiano Amati, che ha incontrato i sindaci di alcuni Comuni campani, per discutere l’autorizzazione rilasciata dal ministero dell’Economia per le ricerche di idrocarburi lungo il confine con l’Irpinia.

Le preoccupazioni di entrambe le regioni riguardano i rischi legati all’inquinamento della falda acquifera ma anche quelli sismici in una zona gia’ ad elevato rischio. La Puglia e’ interessata in particolare dalle prospezioni geosismiche nelle province di Avellino e Benevento, con riferimento ai bacini idrogeologici di alimentazione delle sorgenti di Caposele e Cassano Irpino, dalle quali ogni giorno preleva centinaia di migliaia di litri d’acqua.

Anche per questo i sindaci, assicurando la contrarieta’ alle prospezioni della Regione Campania, hanno chiesto alla Puglia di unirsi alla lotta al petrolio. Dal canto suo l’assessore Amati ha garantito che la Puglia fara’ ‘tutto il possibile, anche perche’ non e’ preoccupata solo per l’acqua ma anche per i rischi sismici che potrebbero riguardare anche la Puglia’. Nel complesso le ricerche di idrocarburi e le trivellazioni, che arriveranno a una profondita’ di oltre due chilometri, riguarderanno una zona lunga 698,50 chilometri. A quanto si e’ appreso nel corso della riunione, inoltre, e’ gia’ pronto un investimento di tre milioni di euro per scavare il primo pozzo nel comune di Gesualdo, in provincia di Avellino.

Alla prossima riunione, che si terra’ tra circa 20 giorni in Irpinia, potrebbe partecipare anche la Regione Basilicata poiche’, come hanno sottolineato alcuni sindaci nel corso della riunione, ‘e’ anch’essa interessata dai rischi legati all’inquinamento della falda acquifera’.