Mallardo, la solidarietà del Sappe

carcere

“Da tempo assistiamo ad un vero e proprio accanimento nei confronti della dottoressa Cristina Mallardo, direttore della Casa Circondariale di Avellino. Si tratta di un accanimento fatto di infondate accuse e di vili azioni mediante l’inoltro di anonimi, al fine di rendere necessaria una verifica ispettiva ordinata dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria di Roma che non ha portato alcun esito di contestazione in ordine a motivazioni giustificative di un suo avvicendamento dall’Istituto di Avellino. Non risultano neanche che vi siano stati contestati addebiti al riguardo della clamorosa evasione di quattro detenuti che sono stati riacciuffati nelle 36 ore successive”. Lo scrive in una nota Attilio Russo, segretario provinciale del Sappe.

“L’ultimo vile attacco di volantinaggio nell’adiacente portone d’ingresso dell’abitazione della Mallardo – aggiunge Russo – sembrerebbe più essere stato portato a segno da veri e propri criminali che inverosimilmente da poliziotti penitenziari. L’ottimo rapporto di lavoro avuto in tutti questi anni con il massimo Dirigente del Dap. – Cristina Mallardo – ci spinge a chiedere alla stessa di intraprendere tutte le strade necessarie al fine impugnare detto “illegittimo provvedimento” – se confermato – di assegnazione in altra struttura penitenziaria. Non è nostra abitudine difendere i Dirigenti in considerazione del fatto che siamo il primo sindacato del Corpo della Polizia Penitenziaria in Irpinia, in Regione Campania ed in Italia, ma non possiamo esimerci da tali rimostranze specialmente quando queste ci vengono sollecitate dal nostro personale sindacalizzato e non. Le grandi doti umane e quelle di grande esperienza nel campo penitenziario fanno della Mallardo un punto di riferimento non solo del personale di Polizia Penitenziaria di Avellino, ma anche degli stessi Dirigenti degli Istituti vicini che in più occasioni si sono avvalsi proprio della sua attenzione e sensibilità verso problematiche più svariate, dalla gestione dei detenuti a quella del Personale del Corpo, garantendo reperibilità assoluta in tutti questi anni.

Gli Agenti del Penitenziario di Avellino sono tutti vicino alla Mallardo alla quale esprimono tutta la loro solidarietà restando in attesa di conoscere “il provvedimento finale” che sancisca la disfatta dell’illegalità e ripristina le regole violate da una amministrazione centrale sempre più assente, sempre più sorda alle richieste del Personale impegnato a prestare la sua attività lavorativa nel “Campo di battaglia”.