“Da Ingroia non possiamo accettare nessuna lezione di legalità, perché, con il “fardello” del movimento Rivoluzione Civile, rappresenta solo un contenitore delle pulsioni più radicali ed estremiste di un falso giustizialismo.”

Così in una nota,  Marco Pugliese, Parlamentare di Grande Sud e candidato capolista per Grande Sud alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Campania 2 che continua: “Il giustizialista Ingroia, altresì, sottolinea in sé un ossimoro eclatante, poiché se da un lato, quando vestiva i panni del “giudice integerrimo”, nell’ambito dell’indagine sulla “trattativa tra Stato e Mafia”, non ha risparmiato diffamazioni nei confronti di Nicola Mancino, ora da politico preferisce tacere e non esprimersi sul fatto di aver infangato l’onestà intellettuale e politica del Presidente Mancino.

L’attività istituzionale svolta dal Presidente Mancino, – conclude Pugliese – rappresenta un alto esempio di virtù politica e sociale, contrariamente all’atteggiamento a dir poco paradossale di Ingroia, magistrato che, dopo aver costruito consenso nel Paese, appende la toga al chiodo, lasciando a casa la sua imparzialità e schierandosi in una direzione politica, alquanto ambigua e controversa”.

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