Patto di stabilità, Nappi d’accordo con Caldoro
Botta e risposta tra il governatore della Puglia, Nichi Vendola, e quello della Campania, Stefano Caldoro, che ha aperto una disputa di politica economica: se convenga (oppure no) lo ‘sforamento controllato’ del Patto di stabilità al fine di riuscire a cofinanziare e spendere per intero le risorse europee. Il candidato alle primarie del centrosinistra ha deciso insieme alla sua giunta regionale di sforare il ‘patto di stabilita’.
“Voglio fare come fece Roosevelt in America”, ha motivato Vendola, aggiungendo: “Voglio aprire i cantieri e attuare politiche di espansione a favore delle imprese e del lavoro. Personalmente sono per i tagli alla spesa pubblica corrente e l’ho dimostrato in questi anni ridimensionando (di oltre un miliardo) il debito che la Puglia aveva nei confronti del sistema bancario e riducendo di molto la spesa corrente pugliese”.
Il presidente della Giunta regionale della Campania, invece, difende il rigore contabile e si oppone alla scelta già assunta dal collega della Puglia: “La legge va rispettata: non si tratta più di una violazione della contabilità di Stato. Ora c’è una norma molto stringente che indica quali sono i limiti sulla quota di confinanziamento della spesa dei fondi Ue. La violazione produce dei danni: perché se da una parte libera il tetto della spesa, dall’altra produce sanzioni molto pesanti. Rischiare il blocco delle assunzioni, dopo che oggi alla Camera è stato approvato lo sblocco del turn over nella sanità per una quota del 15%, sarebbe imperdonabile”.
Nel dibattito è intervenuto, ieri a margine dei lavori d’Aula, anche il consigliere regionale esponente del Pdl e componente del Gruppo Federato Caldoro, Sergio Nappi. “Lo scontro tra Vendola e Caldoro – dice Nappi – ha messo in evidenza due modi antitetici di esercitare l’azione di governo: da un lato c’è chi ha una concezione altalenante sul rispetto del patto di stabilità e chi, come il Governatore della Campania, sa bene che la politica di rigore costituisce la base per garantire un futuro alle nuove generazioni”.
“E’ vero – ha proseguito l’esponente del Pdl – che la violazione del patto di stabilità libera delle risorse ma comporta una serie di provvedimenti sanzionatori che comprometterebbero la crescita della Campania. Nel mantenere la barra ferma e dritta sulla rotta del puntuale rispetto delle stringenti norme sul patto, Stefano Caldoro ha dimostrato acume e un grande senso di responsabilità”.
“D’altronde, – ha detto ancora il consigliere regionale caldoriano – il Governo regionale della Campania è ben consapevole che i Fas debbano essere destinati esclusivamente allo sviluppo, ma nel contempo sa di dover ripianare i buchi ereditati dal passato, nella certezza che senza la garanzia di servizi e diritti essenziali, come quelli sanitari, non si può garantire alcuna crescita”.
“Vendola – ha concluso Nappi – dovrebbe fare maggiore attenzione ai numeri: bene ha fatto Caldoro a ricordargli che, dati alla mano, sull’utilizzo dei fondi Ue e sulla sanità, la Campania ha le migliori performance nel Paese”.
Dunque, non esiste nessuna possibilità che la Campania violi il patto di stabilità. “Anche se volessi non potrei farlo, giacché non abbiamo nulla in cassa”, ha sottolineato ancora Caldoro, augurandosi che: “Il governo deve fare qualcosa, perché non è possibile che soltanto le Regioni meridionali devono essere costrette a rispettare target di spesa così stringenti con l’obbligo di non finire in disimpegno”.