Centrella: “Resto alla guida del sindacato”

 

 Giovanni Centrella, diplomato all’istituto tecnico commerciale di Avellino, sposato, vive a Prata di Principato Ultra, inizia come un operaio metalmeccanico la sua carriera. Dapprima ha lavorato in piccole aziende del settore, in seguito, nel 1995, è stato assunto dalla Fiat presso la Fma di Pratola Serra. Inizia la sua attività sindacale nel 1997, come rappresentante sindacale perla Ugl Metalmeccanicipresso il proprio luogo di lavoro. Nel 2000 è eletto segretario provinciale della Ugl Metalmeccanici, nel 2003 diviene dirigente nazionale, infine, nel 2006, segretario nazionale della stessa Ugl Metalmeccanici.

Durante la sua attività sindacale, si è occupato di diverse importanti vertenze: la sottoscrizione di tre rinnovi di contratti nazionali del settore metalmeccanico, di diversi contratti integrativi aziendali in Fiat, Finmeccanica, in aziende quali Alenia e Ansaldo Breda, Fincantieri, l’accordo sulla flessibilità dell’orario di lavoro nello stabilimento Fiat di Melfi.

In seguito ai risultati raggiunti e dopo le dimissioni di Renata Polverini, sia nella gestione delle vertenze che nelle elezioni dei rappresentanti sindacali del proprio settore, il 29 maggio 2010 viene eletto all’unanimità segretario generale, dal Consiglio nazionale della Ugl. Nel primo anno di attività sindacale ha raggiunto importanti risultati, la firma del protocollo d’intesa tra Confindustria e Ugl-Cisl-Uil-Cgil. Il 31 marzo 2012 viene confermato segretario generale dal terzo congresso dell’Ugl. Ricopre anche il ruolo di consigliere nazionale del Cnel.

Quali soluzioni propone  per ravviare lo sviluppo e la crescita in provincia di Avellino?

“La crisi sta desertificando l’Irpinia, sta divorando ogni possibilità di crescita. Questo perché si continua a credere che la vera forza di questo territorio sia l’industria. Ma non lo è. Solo se ci riapproprieremo delle nostre vere fonti di ricchezze riusciremo a ripartire e, mi riferisco, all’agricoltura, all’artigianato e al turismo”.

Vertenza Irisbus. Come giudica l’intesa al Mise della scorsa settimana?

“Non giudico qualcosa che ancora non c’è. Bisogna capire bene cosa effettivamente si voglia fare di quello stabilimento. Credo, però, che una soluzione sarà trovata”.

Vicenda Isochimica: c’è stato l’impegno di Centrella?

“Sì, il mio impegno c’è stato, c’è  e ci sarà sempre.  Non credo sia necessario pubblicizzare un’azione. Il mio unico obiettivo è quello di offrire risultati concreti e risolutivi ai problemi dei lavoratori e basta. Credo, però, che anche nel caso Isochimica sia possibile trovare una soluzione positiva per i lavoratori”.

Avellino si appresterebbe a perdere lo status di capoluogo di Provincia per cederlo a Benevento. Che ne pensa?

“Si tratta dell’ennesimo furto perpetrato a danno di una provincia abituata a voltarsi indietro più che andare avanti come il resto del mondo. E’ forse proprio questo ad aver paralizzato l’Irpinia”.

Secondo lei, la politica irpina ne esce sconfitta?

“In questa provincia la politica non ha fatto bene il suo lavoro,  sotto alcuni aspetti è risultata totalmente assente ed ha sottovalutato una serie di difficoltà che da anni si respirano in Irpinia e che poi l’hanno spinta verso l’incertezza e la paralisi più totale”.

Galasso ha rassegnato le dimissioni da sindaco di Avellino per candidarsi alle prossime elezioni politiche, mentre Sibilia è restato alla guida dell’Ente Provincia. Quale giudizio può dare Centrella dell’azione politica del sindaco e del presidente della provincia?

“Rispetto il sindaco uscente e il grande lavoro portato avanti in questi anni per la città di Avellino e per la vivibilità della stessa. Per la città sarà difficile trovare un sindaco come Galasso che ha messo al centro dei propri interessi Avellino. Con molta onestà penso che anche il Presidente Sibilia in un momento di crisi come quello attuale ha lavorato bene ma, quello che è mancato da parte di entrambi è stato il gioco di squadra”.

Caldoro sta lavorando per il risanamento economico della Regione. Centrella, che rapporto ha con il governatore e come giudica il proprio operato?

“Conosco bene il presidenteCaldoro eper il sottoscritto  è uno dei migliori Governatori attualmente in carica. Sta fronteggiando egregiamente un periodo alquanto delicato perla Regione Campaniasia sotto il profilo politico che economico”.

Qualcuno, dopo le dimissioni della governatrice della Regione Lazio, aveva ipotizzato un ritorno della Polverini nel sindacato e un nuovo ruolo per Centrella nelle vesti di parlamentare. Esiste questa ipotesi?

“Assolutamente no.  Il presidente Polverini continuerà a fare politica  dando priorità e valore al territorio e ai cittadini. E in quanto al sottoscritto non ho mai ambito alla scalata in Parlamento anche perché mancherei di rispetto all’Ugl, organizzazione sindacale che proprio alcuni mesi fa, con il 97 % dei voti,  mi ha confermato durante l’importante appuntamento congressuale. E poi, lei pensa, che come parlamentare abbia maggiore incisività nel risolvere i problemi dei lavoratori? Ha più forza un parlamentare o il Segretario della quarta organizzazione sindacale presente in Italia?”

Di quali iniziative, nei prossimi mesi, l’Ugl si farà promotrice in Irpinia?

“L’iniziativa prioritaria dell’Ugl è quella di essere presente sempre sul territorio e di rispondere quotidianamente alle esigenze e alle difficoltà dei lavoratori.  Questa non è un’iniziativa ma una missione che da sempre portiamo avanti e ci contraddistingue. Tra le iniziative che voglio ricordare e che mettono in evidenzia il lavoro dei tanti giovani che arricchiscono questa confederazione c’è l’organizzazione di un convegno in cui si discuterà, nella prima parte di novembre, dello sviluppo occupazionale nel Mezzogiorno.  Si confronteranno con noi l’ex ministro al Lavoro, on. Cesare Damiano,  l’on. Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra, on, Carlo Fidanza, europarlamentare del Pdl, Carolina Varchi, vicepresidente nazionale Giovane Italia, e Michel Martone, viceministro del lavoro. A questo confronto ne seguirà un altro, con data ancora da definire con il Ministro dello  Sviluppo Economico, Corrado Passera.  Tutto questo per dare valore ad un territorio che ha ancora tanto da offrire e soprattutto ai giovani che hanno il diritto di poter ancora credere che in Irpinia è possibile vivere e, quindi, lavorare.  Sono convinto che queste giornate di confronto avranno tanto da offrire alla provincia di Avellino.  Il dialogo prima di essere un incontroe confronto diidee deve essere un incontro tra uomini che hanno cuore oltreché mente – prendendo spunto da una citazione – Se un dialogo non coinvolge il cuore non serve a molto. Ed è proprio così chi ha cuore questa provincia deve mobilitarsi con il cuore e cercare a tutti i costi di salvarla, noi come organizzazione sindacale ci stiamo provando”.