Napoli – Al via Strategie di comunicazione, confronto tra i notai
L'assise del 28 marzo sarà dunque l'occasione per un dibattito sull'attualità della funzione notarile
Il Disegno di legge sulla concorrenza, approvato il 20 febbraio scorso dal Consiglio dei Ministri, contiene una serie di norme che se fossero confermate a conclusione dell’iter parlamentare finirebbero per modificare profondamente la figura professionale del notaio.
Per discutere dei problemi sollevati dal Ddl i cinque Consigli Notarili Distrettuali della Campania hanno organizzato per sabato 28 marzo – ore 9.30-18.30 – nella Basilica di San Giovanni Maggiore Pignatelli, a Napoli, una “Agorà del Notariato” nel corso della quale si svolgerà un confronto aperto tra notai tra sui temi: “Strategie di comunicazione, iniziative di mobilitazione e proposte dopo il Ddl concorrenza”. Interverranno i presidenti dei Consigli Notarili della Campania ed altri esponenti delle istituzioni notarili.
Scopo dell’incontro è mettere a punto una serie di proposte da trasferire al Consiglio Nazionale del Notariato affinché se ne faccia interprete presso il Governo ed il Parlamento perché vengano apportate le opportune modifiche al testo approvato dal Consiglio dei Ministri.
Il Ddl sulla concorrenza prevede, fra l’altro, l’eliminazione del controllo preventivo di legalità del notaio per le transazioni relative a beni immobili ad uso non abitativo fino a 100mila euro di valore catastale e per la costituzione di alcune tipologie di società (srl semplificata e società semplici).
Questa riforma, a giudizio dei notai, provocherà un danno per i cittadini, che non avranno più certezza dei loro acquisti, e determinerà una netta distinzione tra coloro i quali potranno comunque ricorrere ai notai, godendo delle garanzie che ciò comporta, e chi ricorrerà alla stipula dei contratti senza la necessaria sicurezza data dai controlli istituzionalmente svolti dal notaio (ipoteche, pignoramenti, vincoli, ecc.). Ciò è peraltro in contrasto con quanto viene indicato da organizzazioni internazionali, quali OCSE e Banca Mondiale, che proprio per una maggiore tutela dell’utenza richiedono più verifiche in quei Paesi in cui ad oggi, senza controllo notarile, i danni e gli abusi sono in forte aumento.
La necessità di tutelare gli interessi dei cittadini si realizza soltanto se si mantengono inalterate le funzioni di garanzia che la legge affida oggi ai notai e che la riforma intende cancellare o quanto meno attenuare in maniera consistente.
Durante il forum si discuterà della richiesta di stralcio dell’intera normativa riguardante la materia, alla cui riscrittura il notariato – oltre a lavorare da tempo – si è sempre dichiarato disponibile, attraverso un ammodernamento che non intacchi, però, le garanzie per le classi socialmente più deboli.
L’assise del 28 marzo sarà dunque l’occasione per un dibattito sull’attualità della funzione notarile e sulla necessità di salvaguardare un sistema che ha mostrato la sua affidabilità, tanto da essere utilizzato come modello in molteplici Paesi.