ADOC Avellino denuncia i disagi per il ritiro raccomandate inesitate

adocAvellino – L’ADOC di Avellino desidera anch’essa intervenire in merito alle recenti iniziative assunte dall’Auser e dall’On.le Giancarlo Giordano per riportare all’attenzione delle Autorità e di Poste Italiane i disagi sofferti dagli utenti del servizio postale di Avellino per il ritiro delle raccomandate inesitate.

L’ADOC nel mese di Aprile dello scorso anno ha presentato un formale ricorso all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) per denunciare la violazione delle norme concernenti il c.d. Servizio Universale Postale e le Condizioni Generali di Servizio.

Successivamente alla proposizione della suddetta denuncia, Poste Italiane nell’ambito della procedura di modifica delle Condizioni Generali di Servizio per l’espletamento del Servizio Universale Postale, ha chiesto all’AGCOM di essere autorizzata a consegnare le raccomandate inesitate non solo presso gli uffici postali, ma anche presso “altri centri”, come ad esempio quello di Pianodardine.

L’Autorità ha autorizzato Poste Italiane ad effettuare la consegna delle suddette raccomandate anche presso altri centri, sul presupposto che  il ritiro delle inesitate continua ad essere espletato nella maggioranza degli uffici postali del territorio nazionale, senza considerare l’ubicazione e la distanza dei suddetti centri, informazione sottaciuta da Poste Italiane.

A seguito della modifica a posterioridelle Condizioni Generali di Servizio,l’AGCOM con nota del 10 Ottobre 2013 (si veda allegato), ha comunicato a questa associazione di non aver attivato alcun procedimento sanzionatorio nei confronti di Poste Italiane, in quanto le Condizioni Generali di Servizio, così come modificate, autorizzano l’azienda ad effettuare la consegna delle inesitate anche presso altri centri.

Tale decisione è stata fortemente criticata da questa associazione sia nel merito, ma soprattutto per il metodo adottato.

Pertanto l’ADOC, nel confermare il proprio sostegno agli utenti, spera che la Politica e le Autorità locali riescano a sollecitare una revisione delle attuali regole, così come modificate dall’AGCOM su richiesta di Poste Italiane, a garanzia dei legittimi interessi dell’utenza, quotidianamente sacrificati sull’altare del mero profitto.