Ambito A04 – Scognamiglio presenta il suo schema di Convenzione. Ecco cosa prevede

RIMBORSI A CONSIGLIERI CAMPANIA, 53 INDAGATI A NAPOLIAvellino – Finalmente il nuovo Commissario ad acta dell’Ambito A04, Raffaele Scognamiglio, nominato lo scorso 30 aprile 2014, si è svegliato dal letargo e in data odierna ha inviato a tutti i 16 Comuni dell’Ambito A04 lo schema di Convenzione ex art. 30 TUEL e lo schema di Regolamento di Funzionamento del Coordinamento Istituzionale.

A questo punto, viene da chiedersi il perché Scognamiglio abbia inviato, solo oggi, tutta la documentazione vale a dire il giorno dopo la decisione del TAR Napoli di ieri (11/06/2014) di non concedere al Comune di Avellino la sospensiva della Convenzione Masucci, che quindi potrà andare avanti fino ad almeno la prossima udienza fissata a Napoli per il prossimo 16/07/2014.

Qualcuno teme che i Sindaci decidano di rendere operativa la decisione del TAR Napoli ?

In ogni caso, da una rapida lettura della documentazione che Scognamiglio ha inviato oggi ai Comuni saltano subito all’occhio i seguenti punti principali:

  • la Convenzione targata Scognamiglio riserva di diritto al Comune di Avellino : la Presidenza (attribuita al Sindaco del Comune capofila o suo delegato), il ruolo di capofila, la sede dell’Ufficio di Piano, il Coordinatore (individuato nella figura di un dirigente o funzionario interno al Comune Capofila, con particolare esperienza in materia). Particolare esperienza che cosa significa : 6 mesi, 12 mesi !!! Significa, per esempio, che un funzionario del Comune di Avellino che ha lavorato sempre nel servizio Ambiente può ricoprire il ruolo di Coordinatore dell’Ambito A04 (comprendente di 100.000 abitanti) se dimostra di aver collaborato qualche mese nell’ufficio politiche sociali ? Complimenti a Scognamiglio: si è proprio sforzato per garantire una vera e propria meritocrazia !!!
  • le sedute del Coordinamento Istituzionale sono valide (quorum costitutivo) al verificarsi di entrambe le seguenti condizioni: presenza di almeno il 50% dei Comuni associati, ovvero almeno 8 dei Comuni associati oltre alla presenza di Comuni che devono rappresentare almeno il 50% della popolazione complessivamente residente nell’Ambito. Le deliberazioni del Coordinamento Istituzionale, invece, possono essere assunte (quorum deliberativo) secondo il criterio della maggioranza relativa, al verificarsi di entrambe le seguenti condizioni e, di norma, con voto palese: voto favorevole di almeno il 50% + 1 dei Comuni presenti e Comuni che esprimono voto favorevole rappresentanti almeno il 50% + 1 della popolazione complessivamente rappresentata dai Comuni presenti;
  • il servizio di Segretariato Sociale potrà essere esternalizzato a soggetti terzi;
  • i Comuni sono tenuti ad assicurare una costante e sufficiente disponibilità di cassa relativamente al Fondo Unico di Ambito e devono impegnarsi, pertanto, al versamento della quota dovuta al Comune Capofila anticipatamente per semestre: almeno i 6/12 della quota annuale, corrispondenti a 6 delle 12 mensilità di cui si compone l’annualità, entro 30 giorni dall’inizio dell’annualità di esercizio fissato al 1° gennaio, o comunque entro il termine di 15 giorni dalla comunicazione dell’Ufficio di Piano laddove l’inizio dell’annualità di esercizio non coincida con il 1° gennaio; il saldo della quota annuale, pari nel massimo ai 6/12, entro il 30 giugno dell’annualità di esercizio, o comunque entro il termine di 15 giorni dalla comunicazione dell’Ufficio di Piano laddove l’inizio dell’annualità di esercizio non coincida con il 1° gennaio. Decorso inutilmente i termini di cui innanzi, il Coordinatore è investito del potere di emettere ordinanza di ingiunzione nei confronti del Comune inadempiente.

Con un colpo di mano, quindi, appare evidente che Scognamiglio regala la gestione complessiva dell’Ambito A04 al Comune di Avellino senza garantire nessun bilanciamento dei poteri richiesto da sempre da tutti gli altri Comuni. Come può Scognamiglio prevedere che i ruoli principali siano appannaggio del solo Comune di Avellino? Probabilmente non ha capito che sul territorio i 16 Sindaci non sono riusciti a trovare un’intesa proprio perché Avellino ha sempre preteso tutto questo.

Addirittura, se tutti gli altri 15 Comuni decidessero, insieme, di deliberare un punto all’ordine del giorno, il Comune di Avellino, da solo, potrebbe condizionare la decisione tanto da costringere tutti gli altri a desistere. Come dire che senza Avellino gli altri 15 Comuni non contano nulla. Che senso ha, quindi, parlare di gestione associata dei servizi sociali. Meglio parlare, piuttosto, di delega totale che gli altri 15 Comuni sarebbero costretti ad accettare a favore del Comune di Avellino che, tra le altre cose, ha dimostrato negli anni di non saper gestire il proprio Piano Sociale di Zona.

Ed ancora, il fatto che gli altri 15 Comuni sono tenuti, comunque, ad anticipare le quote di cofinanziamento comunale pena vedersi recapitare, decorso inutilmente il termine, un’ordinanza di ingiunzione, fa venire la pelle d’oca.

Per non dimenticare la questione connessa al terzo settore. Possibile che la Convenzione preveda che il Servizio di Segretariato Sociale possa essere esternalizzato a soggetti terzi. C’era bisogno di scriverlo nella Convenzione ?   Chi bisogna tutelare ?  E tutti coloro che svolgevano questo ruolo con il Consorzio A4 che fine faranno ?    

Probabilmente, atteso che non tutti avranno il tempo di leggere la documentazione di Scognamiglio, non ci aspettiamo che la stampa locale dedichi spazio a queste osservazioni che pure dovrebbero fare pensare alle modalità con le quali qualcuno sta cercando, a tutti i costi, di favorire il Comune di Avellino in spregio alle più semplici regole democratiche di gestione della cosa pubblica. Un qualunque Sindaco dell’Ambito, naturalmente a parte Avellino, dovrebbe davvero avere tanto coraggio per giustificare alla propria cittadinanza la propria volontà di aderire ad una simile Convenzione.