Rontodi si candida a premier: “Stop alle regioni, si alla Padania…”
“Chiedo il volante voglio provarci anche io”. Lo ha detto il parlamentare Gianfranco Rotondi, all’Hotel Parco dei Principi a Roma, presentando il simbolo dell’Unione dei movimenti popolari che sostengono la sua candidatura a premier. “Il pino marino, simbolo dell’Ump, è il simbolo della nostra colazione, ma ripeto: non sarà mai un partito perchè sono e resto un deputato di Forza Italia”. E ancora: “Mi candido solo per fare il capo del Governo e non anche il parlamentare. Il presidente del Consiglio non deve avere l’immunità parlamentare, deve essere sempre a disposizione della magistratura”.
“Faremo un Governo ombra in rete, dove ci siamo incontrati, e lo faremo per proporre le nostre idee per rilanciare l’economia del Paese” – ha annunciato Rotondi. “Dobbiamo ridefinire i confini delle regioni”, ha detto l’aspirante premier aggiungendo: “Sostengo l’idea del presidente della regione Campania, Stefano Caldoro, di abolire le regioni. Le regioni hanno fallito perchè sono il simbolo del clientelarismo italiano”. Poi la provocazione forte: “Non solo Bossi, la voglio anch’io la Padania, piuttosto che avere tre regioni del nord con duecento consiglieri che si rimborsano anche le mutande”.
Per il parlamentare avellinese urge una vera riforma del titolo V della Costituzione e “la sanità deve tornare di competenza dello stato”.
Rotondi intravede una nuova vittoria di Silvio Berlusconi. “Io mi candido per riportare Berlusconi alla guida del governo, perchè è stato cacciato da sentenze ed indagini scientifiche per cacciarlo dalla guida del governo”.
Un passaggio non poteva lambire anche i ministri ex Fi che “hanno dato vita all’Ncd perchè sono devoti a Palazzo Chigi come i gesuiti al Papa”.
Poi le conclusioni in cui Rotondi annuncia un tour in tutte le città d’Italia. “Nelle nostre liste non ci sarà spazio per chi abbia ricevuto un avviso di garanzia, daremo spazio a volti nuovi. Però, siamo pronti ad una radicale riforma della magistratura per tentare di sedare lo scontro con la politica”.