Kastrack: genetica e castanicoltura

Risultati e prospettive del progetto di ricerca a Montoro (AV) il 13 giugno

pexels-pedro-v-garrett-1404744445-28743716È di questi giorni la presentazione dei risultati del progetto Kastrack, che mira a rappresentare un punto di svolta per la filiera castanicola campana, introducendo tecnologie genetiche avanzate per la tracciabilità e la gestione varietale del castagno.

Nato dalla collaborazione tra 10 partner, tra cui CREA, CNR, Università Federico II, il laboratorio Geproter, Management House Italia e cinque aziende castanicole della zona di Roccamonfina, il progetto Kastrack partendo dalle ricerche del precedente progetto Castarray, che ha dimostrato la fattibilità di un metodo economico e scalabile per l’identificazione genetica delle cultivar, ha inteso rendere tali innovazioni accessibili agli operatori del settore.

In particolare, col progetto Kastrack si è mirato a fornire agli stakeholder della filiera castanicola uno strumento rapido, affidabile e accessibile per il riconoscimento varietale del materiale di propagazione e delle piante in coltivazione.

Il cuore del progetto è l’utilizzo tecnologia KASP (Kompetitive Allele Specific PCR), che consente di rilevare le impronte genetiche delle cultivar di castagno con precisione, indipendentemente dalla stagione o dalla fase fenologica.

Gli obiettivi principali includono:

  • Identificazione varietale: finalizzata a superare i limiti dei metodi morfologici tradizionali, spesso imprecisi, con un sistema di genotipizzazione accessibile a laboratori privati.
  • Banca dati genetica: la creazione di un database interattivo, continuamente aggiornato, contenente le impronte genetiche delle principali cultivar italiane di castagno.
  • Trasferimento tecnologico: la fornitura di protocolli di analisi genetica e standard positivi (costituiti da cultivar note) per abilitare laboratori terzi a offrire servizi di genotipizzazione.
  • Valorizzazione della filiera: attraverso il miglioramento della tracciabilità, il sostegno dei regimi di qualità certificati come DOP e IGP e la promozione della trasparenza nei mercati castanicoli.

Al margine della presentazione dei risultati del progetto Kastrack, il prof. Nunzio D’Agostino ha sottolineato l’importanza di Kastrack come innovazione trasversale:
“Kastrack rappresenta l’alta innovazione a servizio della castanicoltura attraverso la costruzione di una banca dati delle impronte genetiche del castagno europeo. Questa innovazione esplica i suoi effetti in più ambiti. Grazie al progetto è, infatti, possibile tradurre i risultati di una genotipizzazione basata sul metodo innovativo KASP in informazioni immediatamente applicabili per l’identificazione varietale del castagno. Inoltre, i risultati del progetto consentono di sostenere l’indagine e l’investigazione sulla biodiversità del castagno, anche finalizzata alla commercializzazione delle marze di castagno stesso.”

A queste parole si aggiungono le conclusioni della coordinatrice del progetto, dott.ssa Angelina Nunziata del CREA, che ha inteso evidenziare il valore del partenariato:
“I risultati del progetto sono innanzitutto quelli di aver creato una filiera, un vero e proprio partenariato tra le cinque aziende castanicole della zona di Roccamonfina, i tre enti di ricerca CREA, CNR e Federico II per l’attività di elaborazione dati bio-informatici, il laboratorio Geproter nella veste di laboratorio pilota, e Management House Italia, deputata alle attività di comunicazione. È stato fondamentale il confronto tra i partner, che hanno potuto proficuamente ed in maniera estremamente innovativa garantire alle aziende produttrici banche dati biologiche dalle quali estrarre preziosissime informazioni finalizzate alla coltivazione, anche in realtà difficili come, appunto, Roccamonfina.”

Le dichiarazioni di Nunziata sottolineano come il successo di Kastrack risieda nella sinergia tra ricerca, imprese e innovazione, con un impatto diretto su territori complessi come quello di Roccamonfina.

I risultati di Kastrack, divulgati attraverso il sito ufficiale (kastrack.crea.gov.it), attività dimostrative in campo e canali social, testimoniano il potenziale trasformativo del progetto. Tra i principali traguardi raggiunti, come illustrati durante la presentazione dello scorso 13 giugno possono essere indicatila istituzione di una collezione di genotipi di riferimento presso l’azienda sperimentale del CREA a Caserta, accessibile per campionamenti e osservazioni morfologiche, includendo le principali cultivar italiane di castagno; la ottimizzazione dei protocolli di analisi del DNA basati su polimorfismi a singolo nucleotide (SNP) per garantire un’identificazione varietale rapida e precisa, grazie alla tecnologia KASP; lo sviluppo, in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli, di strumenti informatici che garantiscono una interpretazione accurata dei dati genetici, utile per monitorare la distribuzione delle cultivar e ottimizzare la gestione dei castagneti.

Inoltre, durante l’incontro, è emerso che l’avvenuta comunicazione di una banca dati genetica a supporto dell’indagine sulla biodiversità del castagno, favorisce la commercializzazione di marze certificate, rispondendo alle esigenze del mercato vivaistico.

A conclusione della giornata di presentazione dei risultati Kastrack è stato condiviso dai partecipanti che i risultati, così come declinati durante l’evento, hanno la capacità di ridurre l’incertezza degli imprenditori, che spesso ostacola gli investimenti in nuovi impianti e di incrementare l’affidabilità dei vivai, garantendo l’accesso ad una più ampia scelta di varietà e portinnesti. La tracciabilità sostiene la valorizzazione dei prodotti castanicoli, favorendo l’accesso a mercati di qualità e la rigenerazione di castagneti abbandonati.

Pertanto, Kastrack apre la strada a un futuro più sostenibile e competitivo per la castanicoltura campana e italiana. La banca dati genetica, in continua espansione, e i protocolli KASP rappresentano, infatti, strumenti scalabili, adottabili a livello nazionale e internazionale.

Il focus sulla biodiversità, la commercializzazione delle marze certificate e il rafforzamento della filiera attraverso il partenariato consolidato a Roccamonfina rafforzano il ruolo del castagno come risorsa economica e ambientale, promuovendo la resilienza del settore di fronte alle sfide climatiche e di mercato.

Con Kastrack, la castanicoltura si afferma come un modello di innovazione che unisce scienza, tradizione e collaborazione, con ricadute concrete per i territori e le comunità locali.

Source: www.irpinia24.it