Aggressione a Milano Certosa

Ugl Salute: "25 mila episodi in un anno. serve tolleranza zero contro chi attacca il personale sanitario"

ugl salute 900«La recente aggressione subita da un soccorritore dell’Anpas alla stazione di Milano Certosa, minacciato con un coltello mentre era in servizio, è l’ennesima dimostrazione che chi lavora ogni giorno per salvare vite è troppo spesso lasciato solo di fronte alla violenza», dichiarano in una nota congiunta Gianluca Giuliano, Segretario nazionale UGL Salute, e Roberto Cirami, Segretario Provinciale di UGL Salute.

«UGL è da sempre in prima linea nel contrasto alle aggressioni al personale sanitario. I numeri sono drammatici: secondo l’indagine Amsi, Umem e Uniti per Unire, nel 2024 si sono verificati ben 25.940 episodi di violenza contro operatori sanitari in tutta Italia, con un aumento del 33% rispetto all’anno precedente. Il Nord Italia risulta l’area più colpita, con il 63% degli episodi, ma la piaga è diffusa ovunque».

«Accogliamo con favore il decreto recentemente approvato dal governo, che introduce misure concrete e attese: l’arresto in flagranza differita entro 48 ore per chi aggredisce medici, infermieri e soccorritori, pene più severe fino a 5 anni di reclusione e multe fino a 10.000 euro per chi danneggia con violenza strutture e materiali sanitari. Si tratta di un segnale importante, che recepisce le richieste avanzate anche da UGL negli ultimi anni».

«A livello locale, parlo in particolare della Lombardia – aggiunge Cirami – strumenti come l’introduzione volontaria delle bodycam per i soccorritori rappresentano un primo passo, ma servono investimenti più strutturali nella sanità territoriale e più tutele per tutto il personale in servizio, specie nei contesti di emergenza-urgenza. In questa direzione si inserisce la Legge Garavaglia (capogruppo Fratelli d’Italia Lombardia) primo firmatario di una legge regionale che punta a riconoscere, valorizzare e tutelare soccorritori, autisti soccorritori e operatori tecnici di centrale operativa, con particolare attenzione ai volontari del sistema di emergenza-urgenza. La recente dotazione agli operatori in servizio sui mezzi di soccorso avanzato e di base, sebbene su base volontaria, è uno strumento utile e concreto per garantire maggiore sicurezza agli operatori».

«Non vogliamo altre vittime – concludono Giuliano e Cirami –. Chi cura non può e non deve essere esposto a rischi quotidiani. Lo Stato ha il dovere di garantire sicurezza, rispetto e dignità a chi tutela la salute dei cittadini. UGL continuerà a battersi con forza su questo fronte, senza arretrare di un passo».

Source: www.irpinia24.it