Quarto (NA) – Gli studenti dell’Università “Suor Orsola Benincasa” visitano la sede del brand campano di eccellenza BAIANO
L'azienda, nata nel 1965, da piccola bottega artigiana si è trasformata in factory virtuosa del Mezzogiorno
Factory-simbolo del territorio campano, in occasione del sessantesimo anniversario dalla sua fondazione, l’azienda BAIANO di Quarto (NA) è stata scelta come caso-studio universitario per un incontro speciale destinato ad alcuni studenti del Corso in Teorie e Tecniche di Branding e Communication Management del prof. Michelangelo Iossa dell’Università degli Studi di Napoli “Suor Orsola Benincasa”.
Per la prima volta in assoluto, il brand flegreo di eccellenza ha aperto le sue porte a studenti universitari per un incontro ‘immersivo’ nei suoi spazi: la visita ha idealmente ‘completato’ il percorso avviato con una lezione/incontro presso l’Aula Capocelli dell’Ateneo napoletano, che ha visto coinvolti gli studenti dei Corsi di Laurea in Scienze della Comunicazione, in Economia Aziendale e Green Economy e in Psicologia: risorse umane, ergonomia cognitiva, neuroscienze cognitive.
Da una piccola bottega artigiana di marmi, la realtà aziendale di Baiano si è progressivamente trasformata in un polo-simbolo della città di Quarto e, successivamente, in una ideale agorà di creatività e professionalità, oggi guidata dai fratelli Franco e Antonio Baiano.
Nel corso della visita – aperta dall’intervento di Franco Baiano, ambasciatore e portavoce dell’azienda – erano presenti anche Giorgio Mangiapia, il brand e visual designer Giacomo D’Ippolito (Giadicom) e il maestro Pietro Del Vaglio, uno dei più grandi designer italiani, definito “Poeta dell’Abitare” dalle più autorevoli testate del settore.
Con il designer Del Vaglio si è dato avvio ad un nuovo percorso identitario, che ha ‘aperto’ ulteriormente gli spazi della factory di Quarto all’incontro e al dialogo con il territorio.
A margine della visita gli studenti hanno ricevuto una esclusiva opera in marmo realizzata dai laboratori dell’azienda, una cartolina celebrativa dell’incontro e una copia del volume “Nel segno di un perché” del brand e visual designer Giacomo D’Ippolito.