Congresso PD – De Pietro a De Blasio: “Basta con partito di onorevoli e deputati altrimenti opposizione feroce”

petitto de pietro festaAvellino – Il congresso ormai è finito e tutti i partecipanti alla campagna congressuale tirano le somme di quanto avvenuto in queste ore. Dopo Todisco, oggi è stato il turno di Walter De Pietro che insieme ai suoi sostenitori Livio Petitto e Gianluca Festa ha commentato i risultati del congresso e lo fa in chiave politica analizzando in primis la situazione del PD nazionale che poi, come ha sottolineato stamane in conferenza stampa, è il riflesso della situazione provinciale.

“Il PD nazionale – spiega De Pietro – per la prima volta comprende che il partito non può restare chiuso, per la prima volta e con coraggio si decide di aprire le porte, anche a rischio di qualche contagio, alla gente andando contro la concezione classica del “partito del controllo delle tessere”. Questa cosa non viene digerita dalla vecchia idea di PD e quando hanno visto che questa cosa iniziava a dare fastidio hanno iniziato ad inventarsi vari giochi: tutto ciò che poteva essere messo in atto da questo presunto apparato di controllo per impedire il libero accesso alle persone al PD. Non c’è niente di democratico in questo atteggiamento. In provincia nessuno di noi si è impressionato di questo atteggiamento e noi preparati a ciò abbiamo fatto un nuovo ragionamento: cosa vuole la gente? La gente vuole un partito grande, forte, che ascolti i territori e che dia soluzioni. Un partito autonomo che detti le linee e i programmi e strategie a tutti i territori assieme sindaci e amministratori e ai suoi eletti onorevoli e senatori e non il contrario come fatto fino ad adesso. Il pd non c’era, altro che denaturalizzazione del PD. – evidenzia - C’è bisogno di un partito che c’è, di un partito che fa politica e che da delle linee. Il partito che non c’è è quello elettorale dove si devono posizionare sempre gli stessi individui per lo più senza meriti“.

Oggi dico a De Blasio, – continua – oltre a fargli gli auguri, il partito è l’assemblea provinciale. Ed è con essa che si deve costruire il vero PD. Se la storia che si intende scrivere è questa, noi saremo disponibilissimi a ragionare, a confrontarci. Se invece De Blasio deciderà che il partito deve essere quel partito che non c’è e quindi continuare ad essere un partito di onorevoli e deputati, che sono utili ma devono seguire le linee del partito, noi non ci saremo e faremo un’opposizione ferma, decisa e feroce. Noi -conclude – vogliamo un altro partito e la gente ce lo dice e ce lo dimostra con il voto, e noi alla gente ci teniamo perchè noi là siamo nati e là andiamo”.