Fiordellisi (Cgil): «I silenzi della politica e le bande che vorrebbero governare»
L'analisi di CGIL sulla situazione politica irpina

«Parliamo di una fetta di potere concreto, che con la loro gestione incideranno direttamente sulla vita di noi cittadini Irpini. Ma questo potere e la discussione avviene nelle segrete stanze, e l’interesse primario, come sempre stato è di piazzare questo o quello con competenze o meno, ma questo importa poco, l’importante è essere riferimento certo di “qualcuno”».
«In questa partita i sindaci, gli assessori e consiglieri dei vari enti locali che dovrebbero essere interessati e dire la loro restano in silenzio, stante le cose o meglio i progetti che sono da fare e che queste società ed enti pubblici dovranno progettare nei prossimi anni».
Continuiamo a parlare di trasparenza, governance, informazione, partecipazione per organizzare il cambiamento, le transizioni necessarie ma in Irpinia nulla tutto è affidato al presidente regionale o sui consiglieri che possono far avere qualche progetto con risorse, il tutto deve essere funzionale a non disturbare il burattinaio e i suoi diretti referenti».
«Eppure la discussione sulle aree interne langue, la demografia, la mortalità e l’abbandono fanno il resto! Non è possibile che passaggi fondamentali per le comunità siano definite senza un minimo di coinvolgimento delle comunità, delle associazioni, dei partiti! Ed in questa parte finale leggo o meglio inserisco le dimissioni di Cennamo e il riaprirsi di lotte personali e di vario posizionamento».
«Eppure si dovrebbe avvertire la necessità che per definire una trasformazione, una ripresa, un riassetto di un territorio è fondamentale il coinvolgimento massimo possibile di tutti i portatori di interesse. Sicuro che per le questioni di sviluppo, su welfare, lavoro e servizi pubblici non saremo mai silenti o con le mani in mano, perché così proprio non va».
Source: www.irpinia24.it