De Luca sull’emergenza Covid: “Mezza Italia ci vuole zona rossa a prescindere”
Attesi provvedimento più rigorosi
Durante il consueto appuntamento del venerdì sulla sua pagina Facebook, il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, con apposita diretta ha fatto il punto della situazione aggiornando in merito alla questione contagi e anticipando il contenuto delle prossime decisioni che verranno adottate.
Carte alla mano, il Governatore ha subito notato che la percentuale dei positivi sta pian piano scendendo, ribadendo che la Regione Campania rimane quella con il tasso più basso di mortalità per Covid e che risultano occupati solo il 27% dei posti disponibili in terapia intensiva.
De Luca, anche stavolta, non ha potuto esimersi dal sottolineare la netta contrapposizione tra l’orientamento regionale e quello nazionale: «La Campania ha sempre dichiarato che era meglio chiudere tutto per un mese per avere un freno del contagio. Il Governo ha fatto un altra scelta decidendo di prendere provvedimenti sminuzzati agevolando una crescita esponenziale dei casi. Il Governo ha deciso anche di tenere aperte le scuole, ora chiuse, cosa che noi in Campania abbiamo fatto un mese fa. E’ mancato anche un coinvolgimento di tutte le forze dell’ordine. Oggi tutti sembrano diventati rigoristi, anche coloro che non hanno mosso un dito per frenare il contagio. Il Comune di Napoli non ha fatto nulla, anzi a maggio si è mosso contro le ordinanze regionali. Ora abbiamo l’Italia divisa in zone, una moltiplicazione di conflitti tra territori e categorie economiche. Una situazione caotica da noi non condivisa».
Ricordando che la Regione Campania ha sempre seguito una linea di rigore, De Luca si è poi soffermato su quello che definisce un vero e proprio “sciacallaggio mediatico”: «C’è mezza Italia per la quale Napoli e la Campania devono diventare zona rossa a prescindere, nonostante la decisione sia stata presa dal Governo sulla base dei dati. Hanno cominciato con le file davanti alla Napoli 1 per i tamponi, esistenti però in tutta Italia; le macchine ferme davanti ai pronti soccorsi, che ci sono in tutta Italia ma si soffermano solo sulla Campania. Poi c’è stato l’episodio del Cardarelli, un episodio drammatico, dove c’è stato un signore di 30 anni che ha avuto lo stomaco di mettersi a girare un video con una persona morta per terra, mentre gli infermieri andavano a prendere una lettiga. Arriva poi l’assurda notizia dell’esercito in Campania per costruire un ospedale da campo. Ma chi l’ha richiesto? Non ci sono parole per quello che si sta scatenando contro di noi. Napoli e la Campania devono essere per forza il peggio del peggio. Noi andremo avanti senza guardare in faccia a nessuno e se il Governo prende misure di rigore, il mio commento è ‘meglio tardi che mai».
Ha, infine, anticipato che nelle prossime ore verranno adottati provvedimenti più rigorosi e verrano istituite zone rosse: «Prenderemo provvedimenti rigorosi sul Lungomare di Napoli, le strade della movida, dovunque andremo avanti senza guardare in faccia nessuno».