Questione Irisbus: La nota di Sel

maglia irisbusAvellino – “La lotta per la difesa del posto di lavoro non può essere criminalizzata e non può finire sotto inchiesta come sta accadendo con l’invio degli avvisi di garanzia a lavoratori e dirigenti politici. Ancora una volta dalle istituzioni viene la scelta di perseguire i più deboli e privi di voce, cioè i lavoratori, la cui unica colpa è stata quella di lottare in questi anni per difendere il proprio futuro e quello dello stabilimento Irisbus, richiedendo che a Flumeri fosse possibile continuare a produrre pullman“. Questo è quanto scrive, in una nota, il coordinamento provinciale di Avellino di Sel.

Hanno difeso e stanno difendendo il proprio posto di lavoro mentre la Fiat, dopo aver intascato per anni incentivi e finanziamenti pubblici, chiude tanti stabilimenti nel Mezzogiorno, ridimensiona fortemente la propria capacità produttiva e addirittura pensa di lasciare l’Italia. Tutto questo non è accettabile. Sel – continuano – esprime, perciò, la propria piena e incondizionata solidarietà a tutti i destinatari degli avvisi di garanzia e riconferma il proprio impegno nella vertenza per difendere e rilanciare l’Irisbus“.

Proprio in questo momento – concludono – è necessario che dalle istituzioni vengano indicazioni positive in grado di sconfiggere la rassegnazione e la sfiducia perché, come la vicenda FIOM insegna, l’arroganza della Fiat e di Marchionne può essere sconfitta. Un primo segnale può venire dalla discussione prevista per la settimana prossima alla Camera dei deputati della mozione, primo firmatario l’on. Giancarlo Giordano, che propone la costituzione di un polo pubblico per la produzione di pullman attraverso la unificazione della Irisbus di Flumeri e della Breda Menarinibus di Bologna, secondo le indicazioni che sono venute dalle rappresentanze sindacali dei due stabilimenti“.