Unione Sportiva Acli Campania: proposte per mitigare gli effetti della chiusura

Il Presidente: "Crediamo si tratti di uno sforzo sostenibile oltre che necessario"

Logo_us-acliNello sport che attende soluzioni per ripartire alla fine dell’emergenza Covid 19 non ci sono solo i campionati e le attività federali con risultati da conseguire. C’e tutto un mondo, spesso sommerso ma certamente sottovalutato, che fa riferimento allo sport che non ha come obiettivo primario la prestazione ma piuttosto il benessere psico-fisico della persona e che si caratterizza quale opportunità di uno stile di vita improntato alla ricerca della salute e della socialità. E c’e  anche un mondo, fatto di imprese del Terzo Settore impegnate nell’offerta di servizi sportivi ai cittadini di ogni età, che merita attenzione in ottica di sostegno alle attività produttive: si tratta delle palestre, dei centri e degli impianti sportivi gestiti da privati e da associazioni no profit che sono stati messi letteralmente in ginocchio dal lockdown.
 
Il blocco delle attività, peraltro condiviso e necessario, avrà degli effetti gravissimi, pienamente qualificabili solo tra qualche tempo. “Insieme agli altri EPS e al CONI regionale -afferma Alfredo Cucciniello, Presidente dell’Unione Sportiva ACLI della Campania, associazione di promozione sociale e Sportiva che aggrega oltre 35.000 iscritti in oltre 420 unità di base- abbiamo già avanzato una serie di proposte in grado di mitigare gli effetti della chiusura. I canoni e le bollette non si fermano; c’e Il problema dei collaboratori non professionisti, quasi tutti remunerati ai sensi della Legge 289/02 art.90 in stop forzato; e si porrà alla ripresa, a breve si spera, il problema delle sanificazioni e delle nuove misure di sicurezza da approntare. Si tratta di costi, in presenza di mancati introiti, che hanno bisogno di forme di solidarietà e di un sostegno effettivo, pena la chiusura definitiva e l’interruzione di un servizio offerto alla collettività.  Alcune misure ci sembrano necessarie:
un fondo di garanzia e di accesso al credito agevolato; la sospensione dei versamenti, utenze e contributo fino al 31/12/20/0 senza sanzioni ed interessi;  la sospensione dei mutui, canoni di locazione e concessione verso Dnto della Pubblica Amministrazione e congelamento fino al 31 dicembre delle utenze relative all’erogazione di energia elettrica, acqua e gas per i gestori di impianti sportivi, con successiva rateizzazione senza costi ulteriori;  la proroga dell’indennizzo previsto per gli operatori e i collaboratori con “contratto a prestazione”. 
Crediamo si tratti di uno sforzo sostenibile oltre che necessario”.
Source: www.irpinia24.it