Avellino – Alto Calore, il resoconto del tavolo tecnico al Palazzo di Provincia

Biancardi: “Gestione locale più attenta e virtuosa per il futuro”

biancardi tavolo tecnico alto caloreAvellino – Si è tenuto questa mattina, presso la Sala Grasso del Palazzo di Provincia, il tavolo tecnico sulla questione dell’acqua pubblica e sulla delicata situazione economica dell’Alto Calore Servizi, con il conseguente rischio legato alla privatizzazione del bene. Al dibattito, hanno preso parte diverse istituzioni locali e nazionali, oltre ai comitati e ai sindacati che da sempre si impegnano per ribadire uno dei diritti fondamentali dei cittadini.

“C’è un’ottima intesa tra le parti e sono fiducioso affinché si trovi una soluzione” ha esordito il presidente della Provincia di Avellino, Domenico Biancardi. “Bisogna fare tesoro degli errori commessi in passato, pianificando tutti insieme una gestione locale attenta e virtuosa per il futuro, che possa supportata dalla Regione”. Erede della situazione di crisi presso l’Alto Calore è l’amministratore unico, Michelangelo Ciarcia: “Vogliamo intraprendere una scelta equilibrata, che vada a dare respiro non solo all’Acs, ma anche a tutti quei comuni che vivono il nostro stesso disagio”. Al tavolo, presente anche il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola: “Se riusciamo a definire e, eventualmente, a creare le condizioni per risolvere la pesantissima situazione debitoria con un aiuto finanziario, significa che saremmo riusciti nel tentativo di sostanziare la pausa di riflessione che abbiamo fatto negli ultimi mesi”.

La questione dell’Alto Calore mantiene con il fiato sospeso anche le istituzioni nazionali. “L’Alto Calore non è soltanto un ente: è una grande realtà che gestisce il secondo bacino idrico più grande d’Europa e va preservata” ha affermato Carlo Sibilia, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno. “È necessario supportare l’Acs con un debito di serietà e credibilità, attraverso l’apporto dei vari Ministeri”. Tra questi, vi è sicuramente il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, rappresentato per l’occasione dal delegato locale Dimitri Dello Buono: “Siamo sulla strada giusta ma, per concretizzare tutte le nostre proposte, bisogna mettere in pratica delle integrazioni al piano di risanamento che già esiste”.

Anche per Luca Mascolo, presidente dell’Ente Idrico Campano, è fondamentale rivedere il piano di risanamento: “Attraverso un piano aggiornato, possiamo ribadire l’importanza della gestione pubblica dell’acqua, e lo faremo davanti al Distretto dell’Appenino Meridionale, dove si gioca la partita più importante”. La tempistica non è infinita, bensì limitata, come fa notare Floriano Panza, presidente del Distretto D’Ambito Alto Calore: “Dobbiamo evitare il potenziale ingresso di nuove gestioni nell’Alto Calore. Da rappresentante dei comuni della provincia di Benevento, interessati dal problema, vi chiedo di restare tutti uniti”. L’importanza e la storia del bacino idrico irpino è stata rimarcata anche da don Vitaliano Della Sala: “In qualità di Diocesi di Avellino, ci stiamo attivando per far sì che le nostre reti idriche diventino Patrimonio dell’Umanità. Abbiamo già sottoposto all’Unesco questa proposta e speriamo che si realizzi al più presto”.

Soddisfatti ma, al tempo stesso, vigili sulla questione, i comitati e i sindacati dei lavoratori. L’aspetto principale resta, infatti, quello di privilegiare la componente principale di questo percorso, ossia i cittadini. “Vogliamo che sul tavolo tecnico vengano proposti un restauro ecologico della struttura idrica e un’equazione tariffaria” ha affermato Annamaria Pascale, referente del Comitato Rete “Acqua Bene Comune – Aspettando Godot”. Secondo Giuseppe Grauso, delegato del Forum Nazionale dei Movimenti per l’Acqua, è altresì importante l’appoggio al disegno di legge, riguardante l’istituzione di tassi di interesse più bassi, al fine di favorire la gestione pubblica dell’acqua e il finanziamento degli enti locali preposti alla gestione: “L’entrata in vigore di una nuova legge rafforzerebbe una situazione già di per sé migliorata e che non richiede l’intervento di un soggetto privato”. Anche Francesco Saccardo dell’Ugl si è espresso in merito al tema: “Eravamo inascoltati, fino a quando non siamo intervenuti contro l’eventuale ingresso di privati”. Tutto ciò di cui si è discusso, però, non deve restare astratto, bensì richiede un intervento tempestivo, per evitare di compromettere la situazione in casi di emergenza. È l’avvertimento di Vito Guerriero, esponente dell’Uiltec e dipendente dell’Acs: “Rispettiamo il lavoro che state facendo ma, al contempo, mi auguro che venga garantito un servizio indispensabile per la vita dell’intera comunità”.

Source: www.irpinia24.it