Avellino – Ciarcia e suoi dicono “no” al congresso provinciale del Partito Democratico

"Non possiamo legittimare un'illegalità. Se Roma non ci darà risposte, non parteciperemo al congresso"

IMG_7789-21-04-18-12-39Avellino – Michelangelo Ciarcia e i suoi si ribellano al Congresso. Con loro anche Luigi Famiglietti e l’onorevole Del Basso De Caro, che stamattina hanno partecipato alla conferenza in cui il candidato alla segreteria provinciale del Partito Democratico, ha ribadito la sua posizione in merito all’assise provinciale. Ciarcia, tesoriere del partito, ha notato delle discrepanze tra i numeri dell’anagrafe certificata a fine Marzo e i numeri risultanti dai bonifici effettuati per le iscrizioni. “Io da candidato non ho avuto la possibilità di conoscere l’anagrafe degli iscritti. Ermini ha creato ancora più confusione con i suoi regolamenti. Gli iscritti online non dovrebbero votare, così come i tesserati fuori tempo limite, mentre risultano non iscritte al partito persone che hanno pagato”.

Sulla candidatura alla segreteria irpina Ciarcia ne sottolinea l’importanza legata alle imminenti amministrative: “Si gioca un ruolo importante per le prossime amministrative e per questo accolgo favorevolmente la decisione di Roma di spostare l’assemblea provinciale al 15 maggio, così da bloccare coloro che vogliono che vogliono lanciare un’OPA – come l’ha definita De Caro – sulla città di Avellino.”IMG_7795-21-04-18-12-39

“Non siamo una caserma, ognuno può fare ciò che vuole. Io personalmente suggerisco di non partecipare. Roma ha confermato l’assise sezionale per domani e dopodomani, però ha spostato in avanti il Congresso alla data del 15 maggio e poi ha avocato la vicenda della città di Avellino. Non siamo soli, c’è ance l’onorevole Famiglietti: abbiamo ragionato in maniera unitaria e così ci comporteremo” è questo il pensiero dell’onorevole Del Basso De Caro che, ripete, “Se c’è una persona che vuole partecipare non possiamo di certo infliggere sanzioni. La lettera di Rossi parla apertamente anche della vicenda delle amministrative. La scelta del partito nazionale di posticipare l’assemblea al 15 maggio è una scelta che vuole chiudere un po’ tutte le vicende, tra cui quella del comune di Avellino, città capoluogo che merita la giusta attenzione”. 

Infine, Enza Ambrosone grida all’ “imbroglio” ed alla farsa rappresentata da questo congresso provinciale, di cui non condivide l’urgenza e la necessità in questo momento delicato per il Partito Democratico: “Il partito sta facendo finta che il 4 Marzo non sia successo niente, dando stura a comportamenti e forzature al limite della legalità. Noi abbiamo il dovere di badare ad un Pd uscito bastonato dalle urne del 4 Marzo. Il Cogresso è stato rimandato da tempo e si decide di celebrarlo in un momento di grande difficoltà” e continua, richiamando all’unità: “Penso, oggi più di ieri, che non servono divisioni, ma tanta collegialità. Non lo dico io, ma lo dice lo stesso Martina che rinvia l’Assemblea nazionale. Ci sono questioni più urgenti. E lo stesso anche nella città di Avellino. Perchè tanta forzatura nel celebrale un congresso provinciale che rischia di minare alle fondamenta della Pd in città? Se c’era un urgenza era quella di celebrale il congresso cittadino ad Avellino. Questa era un’urgenza”.

 

Source: www.irpinia24.it