Avellino – Minacciava Foti: fermato 40enne con disturbi psichici
L'uomo accusava il sindaco di essere il responsabile della morte di Angelo Lanzaro, il clochard venuto a mancare al Mercatone
Avellino - Non più solo minacce telefoniche, ma anche colpi di citofono sotto casa. Ad turbare la quiete del primo cittadino, un giovane del 77, M.C.
Il ragazzo di buona famiglia, durante le telefonate, accusava il sindaco di essere il responsabile della morte di Angelo Lanzaro (il clochard venuto a mancare al Mercatone). La morte dell’uomo avrebbe turbato a tal punto il 40enne, da diventare la sua ossessione. La sua psiche già compromessa, faceva si che alle accuse si miscelassero ogni volta a parole confuse e pensieri sconnessi.
Foti ha sporto contro l’uomo formale denuncia querela così si è potuti intervenire. La Digos è entrata in azione. Il capo dell’ufficio Francesco Cutolo ha attivato una serie di attività informative. Due giorni fa, prima della denuncia, all’ennesima chiamata al telefono a casa, Foti aveva chiamato i carabinieri.
La pattuglia giunta sul posto, non aveva però trovato tracce dell’uomo. Le chiamate minatorie sono continuate fino a che è scattata la trappola della Digos 24 ore fa. In poco tempo è stato possibile risalire al telefonino dalla quale il giovane chiamava a casa del sindaco.