Rigopiano – La Valle del Sele piange Stefano Feniello

Il 28enne in un primo momento era stato iscritto nella lista dei sopravvissuti. La rabbia del padre: "E' stato un omicidio"

hqdefaultIn un primo momento il 28enne originario di Valva, ma residente da anni in provincia di Teramo, era stato iscritto nella lista dei sopravvissuti. Un errore probabilmente nato nel momento in cui è stata estratta la fidanzata Francesca. La ragazza ha avvertito i soccorritori che giù si trovava anche Stefano. I familiari erano all’ospedale di Pescara ad attenderlo con gioia, ma non è mai arrivato. Ieri è stato rinvenuto il corpo privo di vita del ragazzo.

Francesca qualche giorno prima aveva raccontato che il suo ragazzo era vicino a lei, con il telefonino illuminava il suo braccio. Lo sentiva lamentarsi, poi il silenzio. Il padre visibilmente disperato aveva annunciato nella riunione con la Protezione Civile che se il figlio fosse morto avrebbe fatto una strage. Ora punta il dito contro gli assassini perchè per lui è stato un omicidio a tutti gli effetti, causato dal ritardo dei soccorsi.

Difatti le squadre competenti sono partite con due ore e mezzo di ritardo. Giampiero Parete, il cuoco che si trovava con la famiglia nel resort aveva avvertito un suo amico della tragedia. Quest’ultimo ha allertato immediatamente le autorità, ma non è stato creduto. Al ritardo si è aggiunta poi la disorganizzazione. A 700 metri dall’hotel la turbina spazzaneve è rimasta senza gasolio. I Vigili del fuoco hanno dovuto rifornirla affondando nella coltre bianca mentre portavano le taniche a spalle.

E’ una notizia che non avrei mai voluto ricevere   eravamo consci che con il passare dei giorni le possibilità di ritrovarlo in vita diminuivano sempre più, ma la speranza di un miracolo c’è sempre stata. Purtroppo non abbiamo potuto festeggiare il suo ritorno a Valva“, afferma Vito Falcone, sindaco di Valva.

Quel giorno – sottolinea Falcone- proclamerò il lutto cittadino. Non faremo mancare la nostra vicinanza alla famiglia, dimostrata in questi giorni drammatici dalla nostra comunità“.

 

Source: www.irpinia24.it