Ex Isochimica, presentato il progetto di bonifica. Foti: “Lo dobbiamo agli operai e ai cittadini”
Un progetto da 12 milioni di euro, da sviluppare in un vasto arco temporale, che rinnova la speranze per la rinascita del quartiere di Borgo Ferrovia
Avellino – Un nuovo tassello si aggiunge al quadro della vicenda che riguarda la bonifica dell’area dell’ex Isochimica. Questa mattina, infatti, a Palazzo di Città, è stato presentato il progetto di rimozione strutture e il piano per la rimozione dei rifiuti speciali.
“Il più grande intervento dopo la ricostruzione post sisma” è così che definisce il Sindaco Foti l’opera di bonifica da 12 milioni di euro. “Il progetto verrà presentato al Governo e alla Regione per le rispettive competenze – spiega Foti. Chiederò poi un incontro con il Ministro dell’Ambiente per sollecitare l’emissione dei decreti attuativi per i finanziamenti che dovrebbero essere suddivisi in due anni. Inoltre si rende necessario anche un incontro con il Presidente del Consiglio, affinché ci assicuri sostegno per tutta la durata delle operazioni”.
Per ciò che riguarda l’accordo di programma quadro, il Comune auspica ad essere il soggetto attuatore ma, precisa Foti “se così dovesse essere, chiederò immediatamente un incontro col Dottor Cantone affinché ci sia il monitoraggio continuo dell’Autorità nazionale Anticorruzione perché laddove ci sono enormi risorse da destinare ad interventi di riqualificazione urbana c’è sempre il pericolo dell’attenzione delle organizzazioni criminali”.
“Il mio ringraziamento – conclude Foti – va al Settore ambiente del Comune che ha lavorato al progetto di bonifica in perfetta simbiosi con i tecnici e funzionari regionali. Questo progetto è un modo per onorare i morti dell’Isochimica e i lavoratori che ancora soffrono di patologie legate all’amianto per il solo fatto di aver cercato di guadagnarsi il pane. Chiedo ancora ai cittadini, non solo di Borgo Ferrovia, attenzione, sostegno e vigilanza per tutta la durata del progetto”.
Sullo stesso punto si focalizza l’Assessore all’Ambiente, Augusto Penna: “Credo fortemente nella creazione di un osservatorio permanente sul progetto, lo dobbiamo ai morti, ai malati e alla città. Così come aveva auspicato già l’Avvocato Bove insieme al team Luoghi Ideali che ha invitato i cittadini di Borgo Ferrovia ad accompagnare l’amministrazione in questo cammino. Grazie a questo progetto guardiamo con rinnovata speranza alla rinascita di Borgo Ferrovia, riusciamo ad immaginare un futuro per quella parte della città che renda possibile la fine delle disparità tra centro e periferia”.
Il Dirigente del settore tutela ambientale e patrimonio ing. Luigi A. M. Cicalese, benché figuri insieme al sindaco Foti tra i 29 indagati dalla Procura per la mancata bonifica, non si esime da sottolineare che “L’amministrazione Foti ha operato per prima gli interventi di messa in sicurezza dell’area dell’ex Isochimica, impegnandosi da subito a richiedere gli opportuni finanziamenti per la bonifica. Ringrazio quindi il Sindaco che mi ha dato nuovamente la possibilità di seguire e di firmare questo importante progetto che dobbiamo portare avanti per il bene di tutta la città”.
Di illustrare la parte tecnica del progetto si è occupato l’architetto Sullo: “Si tratta di un’operazione per lotti, tre nella fattispecie, in base al flusso dei finanziamenti. Il primo lotto riguarda la rimozione di 530 cubi che verrà effettuata in 300 giorni per un costo di poco più di 3 milioni di euro. In seconda battuta si procederà alla rimozione dei rifiuti superficiali in un periodo di circa 500 giorni al costa di 2 milioni di euro, tuttavia questa fase presenta un periodo di tempo variabile perché, a seconda di ciò che verrà analizzato e caratterizzato dopo la scarificazione del suolo sottostante, potrebbe essere necessario più o meno tempo. Infine, si procederà alla bonifica e alla demolizione della struttura secondo le linee guida del DM 14/05/1996, per un totale di 4 milioni e 300mila euro su un arco temporale molto lungo, all’incirca 6 anni”.
Natascia Tripolino