Brescia – Ci sono gare giocate male che portano alla vittoria e gare giocate bene che portano alla sconfitta. Stasera è un classico esempio del secondo caso. L’Avellino va sotto a causa di una carambola e nella ripresa, pur subendo poco e niente e mettendo alle strette l’avversario non riesce a timbrare il cartellino. La fortuna volta le spalle ai Lupi favorendo le Rondinelle ma la prestazione, o meglio la reazione, è da salvare  … ora sotto con lo Spezia, Castaldo scalpita e vuol giocare!

SPAZI APERTI.  Al Rigamonti Boscaglia e Tesser si affrontano a viso aperto sfruttando ambedue le ripartenze ma, nonostante gli eccessivi spazi, sia Avellino che Brescia faticano a trovare la mira giusta per centrare la porta. Sbaffo, molto ispirato, prova a inventare  (34’) pennellando dalla destra, all’altezza del secondo palo, un cross per Joao Silva che con il destro colpisce i tabelloni pubblicitari. Un giro di lancette, Caracciolo battezza l’Avellino sugli sviluppi di un calcio piazzato ove la sfera carambola tra Chiosa e Biraschi favorendo la sua zampata che anticipa l’uscita di Frattali portando in vantaggio le Rondinelle.

SORTE.  Nella ripresa Tesser mischia le carte inserendo Mokulu e Insigne per Sbaffo e Tavano. L’inerzia della gara non varia, spazi aperti e vari ribaltamenti di fronte ma gli Dei sono avversi all’Avellino. Joao Silva, buona prova per lui alla prima da titolare coi bianco verdi, sfiora la traversa con una zuccata sugli sviluppi di un corner (76’) e Mokulu, innescato da Insigne su un’eccellente verticalizzazione di Paghera (86’) si fa ipnotizzare da Minelli. Buona reazione, ma purtroppo non basta, il match va al Brescia che nella ripresa ha saputo soffrire e resistere anche con un pizzico di fortuna. Fortuna che è mancata ai Lupi, i quali dal Rigamonti escono a mani vuote ingiustamente, in quanto avrebbero meritato almeno il pareggio.

di Michael Mambri

Print PDF