Fantasmi Veneti – al Menti finisce 0-0 tra Vicenza e Avellino
Poche emozioni, manovre lente e prevedibili e tasso tecnico mediocre. Tesser e Marino non si fanno male ma la classifica comincia a preoccupare
Vicenza – La gara del Menti termina a reti inviolate ove lo spettacolo è evanescente come il Fantasma dell’Opera. L’Avellino ha provato a creare ma è stata quasi sempre sopraffatta da una retroguardia più che attenta e, l’assenza di Castaldo ha dimostrato i molti limiti offensivi degli uomini di Tesser. Secondo pareggio consecutivo, stavolta senza amaro in bocca, ma bisogna iniziare a vincere altrimenti la classifica potrebbe compromettersi ancor di più, con il rischio di restare fuori dalla griglia Play Off.
OCCHIO ALLO SPRECO. L’Avellino parte con il freno a mano tirato subendo il pressing del Vicenza garantito da un ispirato Raicevic, il quale crea non poche rogne alla retroguardia bianco verde. Successivamente la compagine di Tesser esce fuori dal guscio e si rende pericolosa dalle parti di Vigorito con Tavano (21’) che sfrutta la sponda di Arini sugli sviluppi di un calcio d’angolo ma clamorosamente spreca timbrando il palo a un passo dalla porta.
Il forcing irpino continua ma i Lupi sprecano ancora. Tavano verticalizza per Mokulu (37’) ma la punta belga allunga troppo il pallone permettendo a Vigorito di chiudere lo specchio e sventare la minaccia.
STESSO COPIONE. Nella ripresa la musica non cambia. Manovre prevedibili da ambedue le parti e ritmi bassi rendono il match soporifero. Uno squillo in casa Avellino giunge al 70’ grazie a un’incomprensione di Ligi con Vigorito, il quale arpiona con le mani un retropassaggio del difensore favorendo la punizione in area. Tavano, alla battuta, sceglie la soluzione potente, ma la sfera si infrange sul muro biancorosso piazzato davanti all’estremo difensore veneto. Un giro di lancette, ci prova il Vicenza. Giacomelli lancia Vita, subentrato a Galano, ma la punta incrocia troppo la conclusione dal limite dell’area e il pallone si perde sul fondo.
ANCORA A SECCO. Il cronometro scorre veloce e le occasioni da gol scarseggiano sempre di più finchè il signor Aureliano di Bologna non manda tutti sotto la doccia con il triplice fischio. Un punto per parte che rispecchia una gara opaca e con poco brio, i Lupi si sono mossi bene a tratti ma non si sono resi quasi mai pericolosi; stesso discorso per il Vicenza … pareggio più che giusto!
di Michael Mambri