Avellino apre le porte al Peperoncino: quattro giorni di Festa

Stand degustativi, incontri, cooking show, l'esilarante "Gara dei mangiatori di peperoncino". Saranno presenti la Scuola di Tarantella Montemaranese, di Tango Argentino e Danze Caraibiche. L'assessore Iannacone afferma :"Valorizzare il settore agronomo alimentare è il punto principale del Piano strategico che verrà presto approvato in Giunta" e svela le prime iniziative relative al cartellone natalizio...

locandinapeperoncinoAvellino –  La città di Avellino apre le porte alle Calabria, in particolare al noto peperoncino di Diamante. Dal 1° al 4 ottobre, infatti, lungo Corso Vittorio Emanuele spazio agli stand allestivi per permettere di poter assaggiare prodotti a base di peperoncino e acquistare piante in vaso, spezie di ogni genere e prodotti tipici provenienti da varie regioni. 

Alla conferenza di presentazione hanno partecipato: l’assessore alle Attività Produttive Arturo Iannaccone, il primo cittadino Paolo Foti, l’agrononomo Adolfo Sica della Sica Flower Garden di Avellino, Guido Napoli della Craun & Crest, società che si occupa dell’organizzazione di eventi itineranti, Luigi Vitiello, presidente dell’Associazione Cuochi Campania, Gregorio Catricalà dell’Associazione Karisma Eventi. 

Per Iannaccone questo è uno degli eventi “messi in campo per rivitalizzare la città e favorire le attività che traggono beneficio dall’affluenza di persone, che non è quella quotidiana“. 

Valorizzare il settore agronomo – alimentare  - afferma l’assessore – è il punto principale del Piano strategico che verrà presto approvato in Giunta. Il peperoncino non è un nostro prodotto tipico, ma la Sica Flower ci ha offerto una serie di esempi per poterlo coltivare anche a livello domestico. Ringrazio gli organizzatori per aver offerto questo format alla città. Siamo lieti di garantire il nostro patrocinio. Speriamo di potere tessere rapporti sempre più stretti con la Calabria e favorire anche lì la presenza dei nostri produttori”.

La Sica Flower Garden ha voluto dare dei consigli per chi volesse provare a coltivare il peperoncino in casa: ” La pianta è perenne, però visto il clima freddo della nostra città la pianta diventa annuale. Deve essere annaffiata regolarmente, quando il terreno è asciutto ed esposta in una zona soleggiata“. 

Iannaccone ha aggiunto un appunto relativo al cartellone natalizio e alle ormai tradizionali casette di legno: “L’idea è quella di estendere il mercatino natalizio anche ad altri luoghi della città. Vorremmo mettere a disposizione venti casette gratuitamente per coloro che vogliono dislocarsi rispetto al Corso. L’obiettivo è quello dare vita anche ad altri punti della città, dove non mancheranno anche eventi“.

Intanto spazio alla kermesse dedicata al peperoncino, in cui sarà  anche allestita un’ampia mostra di frutti e piante provenienti da tutti il mondo e le varietà del peperoncino calabrese, curata dal gastronomo e autore televisivo Enrico Barcella. Esperti di nutrizione e clinici, in collaborazione con il presidente dell’Accademia Italia di Peperoncino di Diamante, Enzo Monaco, approfondiranno le tematiche salutiste legate all’uso di questo prodotto.

Napoli ha voluto ringraziare l’assessore che “ha sposato subito l’idea di organizzare questo evento ad Avellino. La festa non stuzzicherà solo l’appetito, ma farà spazio alla medicina, ad altre culture e interessi.   Non mancheranno gli spettacoli di intrattenimento, sopratutto con il comico Gianni Pellegrino e con i cuochi avellinesi che si esibiranno sul palco. Cerchiamo di trovare territori che hanno queste peculiarità. Questa città risponde bene, ha un pubblico partecipe ”. 

L’Associazione Cuochi Avellinesi attraverso svariati cooking show serali insegnerà i trucchi per la preparazione delle salse di casa nostra e di quelle più piccanti del mondo. Momento clou dell’evento l’ esilarante “Gara dei mangiatori di peperoncino” in programma sabato sera 3 ottobre. A mezzanotte degustazione gratuita di “Pennette arrabbiatissime” per una vera e propria “Notte in Fiamme”.

Queste attività – afferma il presidente dei Cuochi della Campania, Vitiello – diventano importanti quando vengono organizzate con il cuore, per stare vicino alla gente. Le persone molte volte non sanno come utilizzare questi prodotti, come il peperoncino. Nel corso della manifestazione  insegneremo ricette e dimostreremo come può diventare un ingrediente principale anche nei piatti irpini”. 

Saranno inoltre presenti nel corso della quattro giorni la Scuola di Tarantella Montemaranese presieduta da Roberto D’Ascenzio, la Scuola di Tango Argentino “Casa de Tango” di Diana Combattelli e Albino Famiglietti, la Scuola di Danze Caraibiche e Africane ASD New Caribe “Kizomba” del Maestro Edoardo Troise.

Le città in cui portiamo la Festa del Peperoncino – sottolinea Catricalà –  sono legate da un filo comune: i gruppi folkloristici. Il peperoncino rappresenta la cultura del sud del mondo  e quindi, in questo scenario,  non poteva mancare la musica popolare. Ma rientra perfettamente  anche il “Kizomba”, perché è una danza che si accosta molto al concetto di  ”piccante“”. 

Foti è entusiasta della manifestazione  anche se, come sempre, non ha risparmiato bordate alla stampa: “Pensavo già loro a mettere il piccante“. Non ha però nascosto l’entusiasmo per l’evento: “Sarà un motivo per tenere la gente per strada e favorire la socializzazione. Con spettacoli del genere la città diventa più gioiosa e in questo caso anche più “piccante” . 

 

 

Source: www.irpinia24.it