Avellino – Crisi Comune, Festa : “Vogliamo elezioni a maggio”

Il leader di "Davvero Verdi" si è rivolto anche ai vertici del Pd: "Foti è come Attila, sta distruggendo la città e il partito. Fermatelo"

20150805_112035Avellino – Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa a Palazzo di Città di Gianluca Festa, affiancato dai consiglieri Antonio Genovese e Giuseppe Negrone. Nel corso dell’incontro si è a lungo discusso del terremoto politico che sta scuotendo non poco il Comune di Avellino, dovuto ai continui rimpasti ingiustificati del primo cittadino Paolo Foti. 

I consiglieri hanno voluto esprime la loro solidarietà agli assessori “eliminati” a sorpresa dalla Giunta:  Stefano La Verde, Marietta Giordano, Caterina Barra e Nunzio Cignarella. 

Festa chiede a gran voce chiarezza sulla situazione. Sottolineando che “qualcuno ha contato male, stiamo assistendo la varo della quarta Giunta, senza un valido motivo”.  Per il leader di “Davvero Verdi” la conferenza stampa di Foti “doveva essere da fuochi di artificio , invece è stata da pioggerella“. 

“Ha revocato sette assessori scelti da lui. A fallire, quindi, non è stata la squadra. Ha bocciato se stesso in maniera inesorabile. Foti da sempre la colpa agli altri. La cosa più triste è che non ha neanche telefonato agli assessori per motivare la scelta nei confronti di chi l’ha sostenuto veramente. Ha dato loro il “benservito” attraverso un comunicato stampa. Rispetto la madre del primo cittadino, ma quest’ultimo ha mai pensato allo stato d’animo dei familiari degli assessori che sono stati epurati in questo modo come se avessero commesso chissà quale crimine. Ha praticamente messo la loro dignità sotto i piedi“. 

Con l’ironia che lo contraddistingue Festa ha fatto notare che il sindaco ha contribuito con la nomina della nova Giunta ad  abbassare il tasso di disoccupazione in città, in quanto “oltre alle politiche sociali ha affiancato l’assessorato alle pari opportunità e all’inclusione sociale. Neanche a Lampedusa esiste l’assessorato all’inclusione sociale, eppure è interessata quotidianamente dallo sbarco di immigrati. Uno stipendio buttato insomma. Spero, inoltre, che la Mele rimetta le deleghe, la memoria non è corta…“. Il consigliere è passato, infatti, alla lettura di alcune dichiarazioni fatte dall’assessore Mele nei confronti dell’assessore Petitto e non certo lodevoli. A onor del vero Mele descriveva Petitto come “un maestro della conquista elettorale del consenso”  e affermava che per lui non ci sarebbe stato più posto.20150805_112101 (4)

La Verde – continua Festa - ha avuto il coraggio di denunciare alcune questioni, ricordando le forzature riguardanti il Piano di Zona fatte per salvare la faccia di Foti. Non solo, La Verde ha dichiarato esplicitamente che è stato fatto chiamare da alcuni personaggi per indirizzare l’azione amministrativa relativa al Piano di Zona. Il vice sindaco non poteva entrare liberamente nella stanza del primo cittadino, mentre erano di casa tecnici e ingegneri. Il sindaco, intanto,  rispetto a queste forti affermazioni continua a tacere. Vogliamo da lui delle risposte rispetto a questi temi e rispetto ai poteri forti, basta dire che non esistono. L’esperienza Foti per noi è finita, inizia una nuova storia. Dire che entro dicembre le opere pubbliche saranno terminate è dire una banalità. La domanda è: questa amministrazione quali progetti ha messo in campo? L’unica ordinanza per cui verrà ricordata è quella del Super Santos che ha fatto scalpore per la sua assurdità in tutta Italia. Non siamo alla frutta, abbiamo pagato il conto e aspettiamo il resto. I “non fotiani” vogliono il bene della città”, i “fotiani” pensano solo a scendere a patti per avere qualche assessorato. Noi rappresentiamo la parte del Pd che non bada alle poltrone”.

Il consigliere di “Davvero Verdi” ha voluto rivolgersi anche all’ex senatore De Luca, al segretario del Pd  Carmine De Blasio e alla presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio affinché prendano atto che “Foti è come Attila, dove passa distrugge. Ha fatto fuori tutti non tenendo conto del bene della città e del partito. Al prossimo rimpasto eliminerà del tutto il Pd. Fermatelo. Noi chiediamo le dimissioni a dicembre, dopo il completamento delle opere pubbliche e le elezioni a maggio. Intanto sarà il Consiglio a prendere in mano le redini della città, cisto che questa amministrazione è inesistente. Il Consiglio non può rimanere inerme nei confronti di una città che chiede aiuto”.

Festa ha concluso lanciando un appello alla cittadinanza che deve avere il coraggio di protestare come ha fatto per la tendostruttura a Valle, costringendo l’amministrazione a lasciare nel cassetto il progetto: “Bisogna mobilitarsi con qualunque mezzo: social, manifestazioni, incontri . Comunicate il vostro dissenso. Ad Avellino si è registrato il 50% di astensionismo, prima si toccava quasi l’85% di votanti, un record italiano. I “mercanti del tempio” illudono la  gente per farla stancare e continuare a conservare il proprio posto. Noi abbiamo il compito di scuotere le coscienze degli avellinesi per voltare pagina e buttare fuori i “mercanti del tempio”, questa “cricca” che è ancora presente. Non pretendiamo che scegliete noi, ma scegliete“. 

Source: www.irpinia24.it