Amministrative Castelfranci – Intervista al sindaco Cresta, pronto per il secondo mandato

Il sindaco uscente corre da solo per la riconquista della fascia tricolore. La lista "Insieme per crescere" è stata presentata solo per raggiungere il quorum. La vittoria facile però è il suo rimpianto...

Castelfranci – In questa tornata elettorale il sindaco uscente Generoso Cresta ha praticamente la vittoria tra le mani. Gli avversari del Partito Democratico non hanno raggiunto l’accordo per schierare in campo la propria lista e provare  ad ostacolare il primo cittadino. Ad appoggiare Cresta la lista di Antonio Storti, presentata solo ed esclusivamente per garantire il raggiungimento del quorum. “Vincere facile” non è una cosa che piace al sindaco che preferiva una sana ed onesta competizione. 

Generoso Cresta

Generoso Cresta

Nome lista?

La svolta continua.

Orientamento politico?

Lista Civica

Tre aggettivi che la descrivono?

Non mi sono guardato dentro in verità. Gli altri dicono che sono intraprendente, di buona volontà e un grande lavoratore.

Tre punti fondamentali del suo programma.

Giovani, sviluppo, territorio.

La prima cosa che farà nel suo secondo mandato?

Il risanamento idrogeologico del centro urbano.

Una soddisfazione ed un rimpianto della sua avventura politica?

La soddisfazione è che sono riuscito a ripresentare la mia lista con i candidati che mi hanno sostenuto cinque anni fa. Il rimpianto è di non aver avuto avversari.

Cosa si potrebbe fare per evitare l’isolamento dei paesi della provincia di Avellino?

Bisogna creare un rapporto di buon vicinato con tutti i comuni del territorio, cercando proporre insieme delle soluzione delle problematiche esistenti. Insomma, fare sistema con tutti i sindaci che debbono cercare di attutire gli egoismi campanilistici perché questi non ci portano da nessuna parte. Quindi confrontarci, ragionare e mettere sul tavolo proposte fattibili che rientrano in un discorso di virtuosismo generale che interessa tutti i comuni.

Il 70% dei giovani irpini sono disoccupati, una soluzione per diminuire questa percentuale?

Credo che diminuire una parte di questa percentuale spetti agli enti locali con iniziative per sensibilizzare gli imprenditori locali ad investire, cercando di incentivare le piccole attività presenti sul territorio. Questo consentirebbe di iniziare a vedere uno spiraglio in fondo al tunnel.

Quale critica le hanno mosso e come risponde?

A chi mi ha accusato di non aver fatto niente, ho risposto con i fatti. Chi vuol vedere, lo può fare. Il paese in questi ultimi cinque anni è uscito dall’isolamento e ha realizzato tante opere pubblicate e credo possa essere soddisfatto.

Chi dell’altra lista farà parte delle sua minoranza?

Scelgono sempre gli elettori.  Non sappiamo neanche il risultato, potrebbe anche vincere l’altra lista. Tutto è possibile nella vita.

Cosa significa per lei la battaglia politica senza sfidanti?

La battagli amministrativa è il primo passo per creare una civicità e un senso di appartenenza ad un provincia, regione o una nazione. Chi parte con il piede giusto nei piccoli comuni tutta l’Italia ne vada a beneficiare. Una buona amministrazione locale che si fa promotrice di buono esempio potrebbe essere un input per far ridiventare buona la politica.

Lanci un appello alla sua comunità.

Già l’ho lanciato nei giorni scorsi, ho invitato, infatti, la popolazione ad andare a votare. L’astensionismo premia chi non ha molte idee. Come il famoso detto di una volta che diceva“non lavoriamo, Roma ladrona”, queste sono diciture populistiche che non condivido. Dico sempre che il cittadino si misuri in base alla sua capacità di esprimere la sua opinione, com’è suo dovere perché il voto è un dovere oltre che un diritto, giusto o sbagliata. Ciò consente di avere rappresentanza nei consigli comunali, provinciali, regionali e nazionali chiaramente.

 

Source: www.irpinia24.it