Ad Avellino torna la festa del colore

Il due gennaio all’ex Cinema Eliseo i bambini colorano il futuro con L’Albero Vagabondo

PROGRAMMA COMPLETOIl 2 gennaio alle 10.30 all’ex Cinema Eliseo di Avellino c’è la Festa del Colore de L’Albero Vagabondo®. L’evento rientra tra i Laboratori organizzati da La Bottega del Sottoscala all’interno del Festival delle fiabe del Comune di Avellino, rassegna finanziata dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri che continua fino al 6 gennaio.

Ci sarà, per l’occasione, il Maestro Giovanni Spiniello, l’autore della scultura itinerante dello Spirito del Re Albero che per più di 11 anni, dal 2008, ha chiamato i bambini a raccolta. L’artista in persona, seppur passati gli “anta”, guiderà la performance dei bambini nella prima Festa del Colore dopo sei anni di pausa. L’evento è aperto a tutti, libero e gratuito fino ad esaurimento materiale, inizia alle 10.30 e termina alle 12.00.

Dopo la Festa del colore, i disegni dei bambini saranno installati sugli sversamenti che sporcano le vicinanze del fiume Fenestrelle, invisibile a tutti. Si rinnova così una vecchia performance di arte ambientale del 2015 quando L’Albero Vagabondo con la Pro Loco installò un Salice piangente e le tavolette sulle rive del Fenestrelle sottolineandone lo stato di degrado. Inutilmente.

Si interrompe, quindi, il lungo letargo dell’Albero Vagabondo il cui riposo è iniziato con la grande pandemia che ha addormentato il mondo. In questi anni lo Spirito del Re Albero si è ritirato cercando di ritrovare le forze dopo 11 anni di Feste del colore, Convegni, Reti associative, installazioni sui rifiuti, centinaia di favole e migliaia di disegni dei bambini raccolti su www.alberovagabondo.it

L’Albero Vagabondo® è un progetto didattico, artistico, informativo focalizzato sulla denuncia dell’abbandono dei rifiuti e coniuga l’azione ambientale con l’arte nel sociale attraverso la partecipazione dei bambini con favole, foto dei rifiuti e disegni. Il progetto inizia nel 2008 con il grido di aiuto della favola Lo Spirito del Re Albero, scritta da Virginiano – ideatore e curatore del progetto – e illustrata dal padre Giovanni Spiniello. Tutto parte da una installazione sui tetti del Centro Storico di Avellino e si trasforma da subito a Santo Stefano del Sole in una grande Festa del Colore in cui i bambini dipingono su tavolette di pioppo poi installate sulle microdiscariche in montagna per chiedere di bonificarle. L’Albero Vagabondo ha preso vita, è diventato una scultura alta quattro metri e si è messo in viaggio, ha attraversato le montagne e i boschi dell’Irpinia – con decine di tappe, alcune fuori provincia come il Giffoni Film Festival e il Clean up di Let’s do it sul Vesuvio – coinvolgendo negli anni oramai centinaia e centinaia di bambini.

Ogni volta che L’Albero invitava i bambini a pulire e installava le tavolette i grandi sporcavano di nuovo. È stata quindi ideata La rivolta delle pecore che è diventato nel 2015 un libro di favole, poi uno spettacolo teatrale, e sarà un Reading il 4 gennaio, alle 17.30 sempre all’ex Eliseo con le voci di Marisa Barile e Nicola Mariconda e le canzoni originali dei Barabba Blues. Però le pecore possono solo evolversi, non ribellarsi, e per evolversi ci vuole tempo.

Così lo Spirito del Re Albero ha aspettato che la gente cambiasse, si modificasse, migliorasse, ma il tempo passava e invece di migliorare tutto è diventato sempre più grigio e allora, per il 2 gennaio, L’Albero Vagabondo invita tutti i bambini a leggere la sua favola sul sito e a ribellarsi a questa visione di un mondo indifferente e immodificabile che i grandi vogliono lasciargli. Non è così infatti: c’è ancora speranza! E possono colorare il pianeta di bianco, giallo, rosso e blu e tutti i colori allegri che vorranno inventare.

Non vogliamo più colori grigi, perché di pensieri tristi è pieno il mondo! Vogliamo, incantati, guardare i disegni e ascoltare, sospesi, le favole dei bambini, malgrado tutto emozionati dalla loro gioia e speranza. E, infine, danzare insieme, stanchi ma testardi, un’altra volta ancora, in un grande girotondo oggi, come allora, intorno all’Albero Vagabondo.

Source: www.irpinia24.it