Scandone Avellino attesa dall’Antoniana
Sfida al Palatenda tra ambizioni, incroci emotivi e punti pesanti in palio
La Scandone Avellino si prepara a una delle trasferte più delicate di questa prima parte di stagione: sabato 22 novembre alle ore 18, al Palatenda di Sant’Antonio Abate, i biancoverdi affronteranno la Pallacanestro Antoniana, formazione giovane ma già ben radicata nel panorama campano.
Il club abatese, nato soltanto nel 2019, è stato protagonista di una crescita vertiginosa: due promozioni consecutive, prima in Serie C e poi in Serie B Interregionale, hanno consentito alla società di imporsi rapidamente come una realtà ambiziosa e strutturata.
Le prime sette giornate hanno, però, hanno riservato più ombre che luci: due vittorie e cinque sconfitte che hanno spinto il tecnico Francesco Monteleone, storico artefice della doppia scalata dalla C alla B2, a rassegnare le dimissioni dopo il ko casalingo contro Viterbo.
L’Antoniana riparte ora sotto la guida di Giuseppe Zurolo, chiamato a ridare compattezza a un gruppo che, sulla carta, ha qualità diffuse e una struttura in grado di competere stabilmente nella categoria.
Nonostante il rendimento incostante, l’organico dei giallorossi è tra i più interessanti del girone. In estate la società ha operato con decisione, inserendo giocatori di esperienza e profilo tecnico elevato, tra questi Julien Delmas, guardia francese classe ’92, reduce da quasi 18 punti di media a Molfetta; Emin Mavrić, ala bosniaca di 203 cm, ormai presenza stabile tra Serie C e B da oltre dieci anni; Giorgio Trentini, esterno cresciuto a Varese e già protagonista in diversi progetti ambiziosi di Serie B; Davide Tolino, lungo del 2002, passato anche per Luiss Roma e per la promozione in A2. Edoardo Cortese, classe 2006, prospetto di grande interesse proveniente da Fidenza.
A questi si aggiungono le conferme di Antonio Fiorillo e Liberato Chirico, ormai colonne portanti del progetto Antoniana.
La partita sarà inevitabilmente segnata anche dal ritorno da avversario di Fabrizio Trapani, ex capitano della Scandone e vero simbolo delle ultime due stagioni biancoverdi.
Trapani ha lasciato un ricordo profondo, fatto di leadership, sacrificio e attaccamento alla maglia. La sua presenza in giallorosso aggiunge alla sfida un sapore emotivo particolare, che non potrà passare inosservato né ai tifosi né ai protagonisti in campo.
La Scandone arriva all’appuntamento con la volontà di dare continuità alla propria crescita, dopo la vittoria interna contro la StellaEbk, e consolidare una classifica positiva.
Il Palatenda, però, è un campo storicamente caldo, e l’Antoniana, ferita dai risultati negativi, cercherà proprio davanti al proprio pubblico la scossa per ripartire.
I giallorossi puntano su fisicità sotto canestro, qualità perimetrale e sull’impatto emotivo del cambio in panchina; Avellino dovrà rispondere con intensità, lucidità e capacità di imporre il proprio ritmo. In palio ci sono punti pesanti, ma anche incroci sentimentali, motivazioni profonde e tanta voglia di dimostrare il proprio valore.