Colella ad “Abitatori del Tempo”
A Salerno Amedeo Colella autore di "Napoli due volte al dì"
Venerdì 21 novembre, ore 18.30, presso il Salone Genovesi della Camera di Commercio di Salerno, sarà Amedeo Colella, autore de “Napoli due volte al dì” (Mondadori), ospite del quarto appuntamento della IV edizione della rassegna “Abitatori del tempo. L’impegno civile della letteratura”, il ciclo di incontri organizzato dalla Delia Agenzia Letteraria e dall’Associazione Culturale Mare Sole e Cultura con la collaborazione e il sostegno della Regione Campania e di Scabec, a valere sui Fondi Coesione Italia 21/27, e la Camera di Commercio di Salerno, che offre l’occasione per riflettere sui cambiamenti del nostro tempo e sui molteplici linguaggi per raccontarli.
Luciano De Crescenzo scriveva che tutto il mondo ha bisogno di un po’ di Napoli. E aveva ragione. Città formidabile, sempre fuori dagli schemi e con uno schema tutto suo. L’unica che sfugge all’appiattimento dell’algoritmo che sta livellando bisogni, sogni, gusti ed esistenze di gran parte dell’umanità. In quale altro posto del mondo il primo ospedale può essere chiamato “degli incurabili”? Si conoscono altre situazioni in cui il santo protettore, san Gennaro, ha dovuto sottoscrivere il suo impegno a tenere sotto controllo il Vesuvio in un atto notarile, per di più qualche centinaia di anni dopo la morte?
Tutto questo e molto altro succede solo a Napoli. Perché nella città di Partenope la medietà non ha proprio cittadinanza. C’è il primato e il non classificato, la vetta e l’abisso, il meglio e il peggio, ma non c’è mai la fascia mediana, quel borbottante tran tran quotidiano per cui le giornate, le persone e le metropoli si somigliano fra loro. L’eccezionalità di Napoli e dei napoletani è che poli sempre opposti non si attraggono per nulla, ma generano una diversa normalità, un modo di vivere atipico e creativo.
Amedeo Colella, detto ‘o professore, ha speso tempo e intelligenza per scovare il principio attivo della napoletanità, e in questo libro ce lo propone come una buona medicina da assumere due volte al dì. Tantissimi racconti di cultura partenopea che narrano i grandi del passato, le meraviglie gastronomiche, il profano rapporto con il sacro, e che diventano, involontariamente, una salutare somministrazione di benessere per tutti.
Amedeo Colella (Napoli, 1963) è un divulgatore della cultura partenopea in tv, sui social e a teatro. È stato per 25 anni ricercatore senior in un centro di ricerca informatico promosso dall’Università Federico II di Napoli. A 55 anni ha cambiato vita e ha trasformato la sua passione, lo studio della napoletanità, nel suo nuovo lavoro.