Accesso ai dati delle piattaforme online
Nuove norme per studiare rischi e impatto sociale
A partire da oggi, le nuove norme previste dal regolamento sui servizi digitali consentiranno ai ricercatori di beneficiare di un accesso senza precedenti ai dati delle piattaforme online di dimensioni molto grandi per studiare l’impatto sociale derivante dai sistemi delle piattaforme. Tale accesso è ora possibile dopo l’entrata in vigore dell’atto delegato sull’accesso ai dati.
Le misure consentiranno ai ricercatori qualificati di chiedere l’accesso a dati precedentemente non disponibili provenienti da piattaforme online e motori di ricerca di dimensioni molto grandi. I dati delle piattaforme sono un elemento chiave per comprendere i possibili rischi sistemici derivanti, ad esempio, dai sistemi di raccomandazione. Essi contribuiranno inoltre ad affrontare rischi quali la diffusione di contenuti illegali e truffe finanziarie e a garantire, di conseguenza, un’esperienza online più sicura per gli utenti e soprattutto per i minori.
Pur creando opportunità di nuovi studi, tali misure comprendono anche misure di salvaguardia per tutelare gli interessi delle imprese. Per avere accesso ai dati delle piattaforme, i ricercatori dovranno essere sottoposti a una rigorosa valutazione effettuata dai coordinatori dei servizi digitali, le autorità nazionali responsabili dell’attuazione del regolamento sui servizi digitali. Se i ricercatori soddisfano tutti i criteri prescritti dalla legge e se i progetti di ricerca sono pertinenti per lo studio dei rischi sistemici, compresa la diffusione di contenuti illegali o gli effetti negativi sulla salute mentale, le piattaforme sono giuridicamente tenute, ai sensi del regolamento, a soddisfare le loro richieste di dati. I coordinatori dei servizi digitali stanno già lavorando insieme per garantire che le domande di accesso ai dati siano valutate in modo uniforme in tutti gli Stati membri e a tempo debito.
Henna Virkkunen, Vicepresidente esecutiva per la Sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia, ha dichiarato: “La creazione di un ambiente online più sicuro inizia con l’analisi dei rischi. Con le norme del regolamento sui servizi digitali, i ricercatori indipendenti potranno ora studiare nuovi dati provenienti dalle piattaforme online. Comprendere i potenziali rischi che le piattaforme online possono comportare per i loro utenti è un altro passo avanti per garantire la responsabilità delle piattaforme.“