UE lancia l’Alleanza per le sostanze chimiche critiche
Nuova iniziativa per rafforzare il settore chimico europeo
La Commissione europea vara oggi l’Alleanza per le sostanze chimiche critiche. L’alleanza è direttamente riconducibile al piano d’azione in materia di sostanze chimiche adottato nel luglio 2025, che mira a rafforzare la competitività, la resilienza e la sostenibilità dell’industria chimica europea. L’Alleanza terrà la sua prima assemblea generale alla presenza di Stéphane Séjourné, Vicepresidente esecutivo per la Prosperità e la strategia industriale, in una data che sarà annunciata prossimamente.
L’Alleanza per le sostanze chimiche critiche è concepita per affrontare le principali sfide che il settore si trova ad affrontare, tra cui il rischio di chiusure di impianti, le perturbazioni commerciali e l’urgente necessità di investimenti in capacità produttive critiche.
Tra i suoi primi risultati tangibili, l’Alleanza:
1. Stabilirà criteri per individuare i prodotti e le molecole chimiche critiche che sono essenziali per l’economia e i settori strategici dell’UE;
2. Effettuerà una mappatura di tali molecole critiche per consentire un monitoraggio rafforzato degli scambi e funzioni di allarme rapido, anche attraverso il sistema di sorveglianza doganale dell’UE;
3. Sosterrà investimenti coordinati allineando gli strumenti di finanziamento dell’UE e nazionali e aiutando gli Stati membri e l’industria a orientare i progetti chiave.
L’Alleanza è aperta a tutte le organizzazioni attive nell’industria chimica, comprese le imprese, le associazioni, gli investitori, gli organismi di ricerca e la società civile. Le organizzazioni interessate possono candidarsi online firmando la dichiarazione dell’Alleanza, con la quale ci si impegna a contribuire attivamente ai suoi obiettivi.
Tutti i membri possono partecipare all’assemblea generale, che si riunirà almeno due volte all’anno per stabilire le priorità e adottare i pareri e le raccomandazioni dell’Alleanza. Un comitato direttivo coordinerà i lavori dell’Alleanza e ne definirà i risultati, mentre i gruppi di lavoro di esperti si concentreranno su settori tematici specifici quali la resilienza commerciale, l’innovazione e la produzione sostenibile.