Mercogliano (AV), Festa di Montevergine

Un cammino di cultura e comunità con la Rete delle Sette Madonne e il Premio dedicato a Roberto De Simone

Manifesto Festa di Montevergine_page-0001 (1)Dalle radici profonde di una devozione mariana germoglia a Mercogliano un cammino nuovo: la prima edizione della Festa di Montevergine, il cui nome è un richiamo alla visione teatrale di Raffaele Viviani, che seppe raccontare l’anima autentica della devozione popolare trasformandola in poesia di scena.
La Festa di Montevergine 2025 unisce pellegrinaggio di fede e di musica, diviene rito che si rinnova trasformando la tradizione in seme di cultura, di legami e di bellezza condivisa.
Promossa dal Comune di Mercogliano con la collaborazione della Cooperativa Sociale Giancarlo Siani –grande incubatore di idee e di start up giovanili, nata per contrastare le camorre anche attraverso politiche di lavoro e di riscatto sociale e territoriale – la manifestazione si avvale della raffinata direzione artistica dell’Associazione Culturale degli Scettici, che ha saputo comporre una partitura in cui la tradizione diventa linguaggio vivo e contemporaneo, senza recidere il legame con le radici popolari.

La Festa si configura come un laboratorio di futuro: concerti irripetibili, incontri inattesi, voci che custodiscono il canto antico e altre che lo reinventano, intrecciati con i sapori autentici dell’Irpinia, dove il cibo della terra incontra la musica e diventa anch’esso linguaggio di comunità, memoria e convivialità.

Mercogliano, città che si offre come altare.
Mercogliano non è semplice scenario, ma corpo vivo della Festa. Città del Santuario di Mamma Schiavona, meta di pellegrinaggi e riti antichi, si disvela come teatro naturale in cui la devozione diviene canto. La Festa non è mera sequenza di eventi, ma mosaico simbolico in cui ogni voce, ogni danza, ogni
gesto si fa atto di resistenza culturale e promessa di futuro.

Al centro della Festa si colloca la nascita della Rete delle Sette Madonne, che unisce i Comuni di Mercogliano, Nocera Superiore, Pagani, Sant’Anastasia, Scafati, Somma Vesuviana e Villa di Briano. Sette comunità, una sola devozione: la Madonna come filo invisibile che lega generazioni e territori. Non celebrazione nostalgica, ma alleanza viva, che fa della spiritualità popolare strumento di resistenza culturale e promessa di futuro.
Il Premio “Sette Madonne” questo primo anno è dedicato alla memoria del Maestro Roberto De Simone, recentemente scomparso, gigante della cultura che con la sua opera ha dato voce alla tradizione popolare rendendola patrimonio universale. I premi che verranno conferiti il 6 e 7 settembre, saranno destinati a figure e realtà che hanno saputo custodire e reinventare la tradizione. Accanto ad essi, il premio speciale“Oltre le apparenze” celebrerà chi ha saputo custodire la bellezza invisibile.

Il programma completo:
5 settembre – ore 20.00
- Proiezione del docufilm Voci del popolo contadino di Salvatore Raiola, omaggio ad Antonio Matrone, ‘O Lione, straordinario suonatore e costruttore di tammorre, capace di trasformare la memoria contadina in canto collettivo. Figura simbolica della tradizione popolare campana. 
Segue dibattito con Carlo Preziosi.

6 settembre – ore 20.00
- La serata si aprirà con la cerimonia di inaugurazione del Premio Sette Madonne: i sette sindaci dei Comuni fondatori, insieme ai delegati che hanno lavorato alla nascita della Rete, saliranno sul palco per ratificare simbolicamente questo nuovo cammino di alleanza e di sorellanza tra le comunità.
All’inaugurazione sarà presente anche l’Abate di Montevergine, che riserverà una speciale benedizione al percorso che attende la Rete e al legame spirituale e civile che unisce i sette territori. Sarà un momento solenne, suggellato dalla firma simbolica sul palco e dalla consegna dei riconoscimenti: ciascun rappresentante delle sette comunità conferirà personalmente il premio ai premiati, rendendo così concreto e condiviso il senso di questa nuova alleanza.
- A seguire, il concerto inaugurale con Mimmo Maglionico e Petrarsa insieme a Giovanni Mauriello, Ars Nova Napoli e Daniele Sepe, Toto Toralbo e Paolo Del Vecchio, ’o Lione e Tonino ’o Stocco.
- Stand dei sapori irpini
 
7 settembre – ore 19.00
-Teatro per bambini a cura del Teatro di Gluck (Viale San Modestino).
-Dalle 20.00, concerto nel Piazzale della Funicolare con Pietro Cirillo & Officine Popolari Lucane,Raffaele Inserra & Zi Nanninella, Biagio De Prisco & Nino Conte, Paranza Giuglianese, ’A Paranza ro Lione, Etnica Ditirambo. 
-In chiusura, la seconda parte del Premio.
- Stand dei sapori irpini

8 settembre – ore 18.00
-Mostra fotografica di Rossella Orsi, La Tammorra senza tempo, dedicata a Marcello Colasurdo.
-Alle 20.00, concerto conclusivo con Mascarimiri, 99 Posse e ’O Lione & Friends.
-Ad aprire ogni serata sarà la voce di Michelina a’ Vicaria, anziana custode dei canti devozionali mercoglianesi: con Vergenella, antico canto della novena dell’Immacolata, la sua voce diventerà sigillo spirituale della Festa, memoria che si fa presente, invocazione che diventa promessa.
- Stand dei sapori irpini
Source: www.irpinia24.it