Saltano aumenti e privatizzazioni in Campania
Il Comitato Esecutivo dell’Ente Idrico Campano non raggiunge il numero legale, rinviando le decisioni su tariffe e gestione

Le forti pressioni sulla politica esercitate dai cittadini casertani che non vogliono cedere l’acqua alle multinazionali, nonché quelle del popolo irpino e sannita che si oppone all’aumento delle tariffe a fronte di un servizio scadente, hanno prodotto sinora gli effetti sperati.
I componenti del Comitato esecutivo Eic si sono resi conto che l’approvazione di un provvedimento dalla portata devastante sulla vita dei cittadini avrebbe scatenato una rivolta popolare, proprio nel mese di agosto quanto si registrano in tutta la Campania continue interruzioni del servizio a causa delle reti colabrodo e delle forti riduzioni delle portate.
La battaglia non è vinta perché il problema è solo spostato in avanti, ma il rinvio ci da tempo per continuare lalotta e chiedere il cambiamento dei provvedimenti in senoai consigli di distretto casertano ed irpino.
I cittadini sono esasperati da un problema che orami si mostra in tutta la sua drammaticità non soltanto nei mesi estivi. La soluzione è quella di unirsi per una gestione dell’acqua pubblica, efficiente e condivisa e chiedere il pieno rispetto del referendum del 2011 quando 26 milioni d’italiani avevano sancito che non si può fare profitto sull’acqua…prima che sia troppo tardi.
Source: www.irpinia24.it