Casa degli Artisti del Mondo
42 opere di Mangone per una rivoluzione artistica nel Cilento
Corleto Monforte, piccolo borgo incastonato nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, si appresta a diventare un punto di riferimento culturale a livello internazionale. Qui, tra vicoli di pietra e memorie antiche, prende forma un progetto unico nel suo genere: la “Dimora Filippo Mordente – Casa degli Artisti del Mondo”, un luogo fisico e simbolico dove l’arte non sarà soltanto ospite, ma casa. A rendere possibile questo sogno è stata la generosità del Maestro Fernando Mangone, che ha donato 42 opere originali – oggi esposte all’interno del Municipio – il cui ricavato contribuirà in modo decisivo al recupero e alla rifunzionalizzazione di un’abitazione storica nel centro del paese, un tempo appartenuta all’Avv. Filippo Mordente. La casa, insieme al giardino adiacente, sarà trasformata in una residenza per artisti provenienti da tutto il mondo.
Durante la presentazione ufficiale, svoltasi nell’Aula Consiliare “Carmine Palese”, il Sindaco Filippo Ferraro ha spiegato il significato profondo dell’iniziativa: “Si tratta di un progetto ambizioso, nato dal basso ma con una visione ampia: trasformare un bene di valore storico in un centro vivo, aperto al pensiero contemporaneo, alla creatività e alla ricerca. E lo facciamo senza risorse pubbliche, ma grazie a un’alleanza virtuosa tra pubblico e privato. È anche un modo per attrarre giovani artisti e intellettuali in una comunità che ha molto da offrire, anche al di là dei suoi confini geografici.”
Il progetto è il frutto di un’intesa tra il Comune, l’associazione TerraCilento APS, la Fondazione FAM.ETS – Fondazione Arte Mangone Ente Terzo Settore, gli eredi di Filippo Mordente e il Maestro Mangone. È un modello concreto di cooperazione territoriale e culturale, dove l’arte non solo decora, ma costruisce. “Quando si dona per un bene comune, si dona due volte: si semina bellezza e si restituisce dignità ai luoghi. Le mie opere nascono dal cuore e tornano al cuore, come un cerchio che si chiude. Questa mostra, allestita nel Municipio, è un omaggio alle aree interne del Cilento: ai borghi, ai castelli abbarbicati tra boschi e rocce, ai paesaggi dimenticati. Qui il dialogo tra antico e contemporaneo è autentico. Questa terra è parte di me: ogni quadro è una memoria, una sensazione, un’emozione che affonda le radici nei luoghi che amo.” A dirlo è il Pittore Fernando Mangone
Mangone presenta un corpus di opere di grandi dimensioni, realizzate a tecnica mista, con richiami alla Street Art, alla Pop Art e all’Espressionismo. Scene naturalistiche, tradizioni, sentieri e architetture locali sono rilette attraverso una tavolozza audace, dominata da rossi, blu e fosforescenze vibranti, che accendono scorci e atmosfere con sorprendenti effetti scenografici.
Anche Anna Coralluzzo, presidente della Fondazione FAM.ETS, ha sottolineato l’importanza del progetto: “Quello che stiamo realizzando è molto più di un’iniziativa culturale: è un atto di restituzione collettiva. La Fondazione nasce per costruire ponti tra arte e comunità. Con questa mostra Mangone ci guida alla scoperta di una Campania nascosta, fatta di paesi, tradizioni e paesaggi ancora tutti da valorizzare. Questo progetto vuole essere una piattaforma creativa permanente, una fucina di idee, una casa per artisti del presente e del futuro.”
Il progetto della “Casa degli Artisti del Mondo” ha ricevuto anche il sostegno convinto della BCC Monte Pruno. Il suo Presidente, Michele Albanese, ha voluto rimarcare il valore strategico di questa visione:
“Il futuro dei nostri borghi passa attraverso la cultura. La nostra Banca è radicata nel territorio e da sempre investe in iniziative che rafforzano il senso di comunità. Quella che nasce a Corleto non è solo una casa per artisti: è un segnale di speranza, è un invito al mondo a scoprire chi siamo, da dove veniamo, cosa possiamo ancora diventare.”
La gestione dell’immobile e delle attività sarà affidata all’Associazione TerraCilento APS. Domenico Cavallo, intervenuto in rappresentanza dell’associazione, ha sottolineato l’importanza del gioco di squadra: “Solo attraverso la collaborazione tra istituzioni, artisti e cittadini è possibile costruire una nuova visione per le aree interne. Non si tratta solo di ristrutturare un edificio, ma di dare vita a una nuova centralità culturale, dove si valorizzano competenze, creatività e relazioni.”
Un’emozione particolare ha attraversato l’aula consiliare quando è intervenuta Antonietta Mordente, figlia dell’Avv. Filippo Mordente, già Presidente della BCC Monte Pruno: “È una gioia grande, per me e per la mia famiglia, vedere questa casa rinascere attraverso l’arte. Mio padre ha sempre creduto nel valore delle idee, della cultura, della coesione. Sapere che questo luogo continuerà a generare bellezza e dialogo è il miglior modo per onorarne la memoria.”