Ceccarelli: “Il Governo esca allo scoperto!”

"Case e Ospedali di Comunità vuoti senza sanitari"

pexels-karolina-grabowska-4021775Da una parte il report Gimbe mette a nudo la realtà dei fatti: l’82% delle risorse del PNRR Salute non ancora speso, cinque target su quattordici in ritardo, pesanti criticità sulle Case e sugli Ospedali di Comunità, oltre che sulla terapia intensiva e semi-intensiva. Dall’altra, solo pochi giorni fa, la politica rassicurava che per la Missione Salute “fila tutto liscio”.

Il COINA, sindacato delle professioni sanitarie, per voce del Segretario Nazionale Marco Ceccarelli, esprime forte preoccupazione e pretende chiarezza: “Gimbe, con la sua autorevole e recente indagine, ha messo a nudo la realtà dei fatti. E pensare che solo pochi giorni fa il Sottosegretario alla Salute, Gemmato, rispondeva ad una interrogazione dei Cinque Stelle rassicurando che le Case di Comunità saranno pronte entro la scadenza del PNRR, ovvero il 31 dicembre 2026, elogiando il Governo per il pieno rispetto delle tabelle di marcia. 

La politica non faccia il gioco delle tre carte e dica chiaramente a che punto siamo. I cittadini e i professionisti sanitari hanno diritto alla trasparenza, alla verità”.

Per il COINA, i fondi PNRR sono “un’occasione da non perdere per il rilancio della sanità di prossimità, in affanno da tempo al Nord e in ginocchio in molte regioni del Sud”. Ma senza un piano concreto e strategico di investimento sul personale, inteso come un radicale e coraggioso piano di assunzioni, le strutture rischiano di rimanere drammaticamente vuote. 

Senza professionisti sanitari, le Case e gli Ospedali di Comunità saranno cattedrali nel deserto. Ammesso e non concesso che saranno rispettati i tempi previsti dall’Europa. Di certo, non bastano muri e inaugurazioni, serve personale formato e stabilizzato”.

Ceccarelli richiama anche i dati Agenas: “Per garantire il rilancio della sanità territoriale, ricordiamolo, servono almeno 50mila infermieri di famiglia e di comunità, figure chiave nell’ambito di quel DM 77, datato 23 maggio 2022, che indica da tempo il modello per lo sviluppo dell’assistenza territoriale. 

Il Governo dica come intende raggiungere gli obiettivi prefissati, dal momento che la scadenza del 31 dicembre 2026 è vicinissima e perché, sia chiaro, senza infermieri, ostetriche e gli altri professionisti ex legge 43/2006, il rilancio della sanità di prossimità rischia di restare drammaticamente incompiuto”.

Le rassicurazioni non bastano più” – conclude Ceccarelli – serve un’azione concreta e immediata. Il tempo stringe e occorre garantire strutture operative, personale qualificato e servizi realmente funzionanti entro le scadenze del PNRR”.

Source: www.irpinia24.it